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Il fatto

Fiamme nel deposito degli yacht, la pista del dolo

Violento incendio nel capannone di un armatore sulla Pontina, vigili del fuoco al lavoro per ore. Si esclude il rogo accidentale: lavorazioni ferme da tempo

Un violento incendio ha interessato l’interno di un capannone lungo la strada statale Pontina adibito a deposito di barche e yacht, distruggendo completamente diverse imbarcazioni e alcune componenti. Il rogo è divampato in circostanze alquanto sospette e ha richiesto l’intervento dei vigili del fuoco per le complesse operazioni di spegnimento, che hanno tenuto impegnati i soccorritori per diverse ore. I successivi accertamenti non hanno fatto altro che alimentare i sospetti sulla natura dell’incendio: l’ipotesi più accreditata è quella del dolo.

L’allarme è scattato intorno alle ore 5 quando le fiamme hanno preso il sopravvento all’interno del capannone, situato al chilometro 88,2 della statale Pontina, a nord di Sabaudia, attirando l’attenzione di passanti e residenti. La violenza del rogo ha richiesto l’intervento di squadre dei vigili del fuoco dei distaccamenti di Terracina e Aprilia e del Comando di Latina. L’attività dei soccorritori è durata diverse ore, perché i materiali facilmente infiammabile hanno alimentato l’incendio.
Per gli accertamenti di natura investigativa sono intervenuti invece i carabinieri della Compagnia di Latina. Le circostanze in cui è divampato il rogo sembrano suggerire la natura dolosa perché il capannone viene utilizzato da un produttore di barche, ma solo come deposito o rimessaggio.
Insomma, al suo interno non vengono effettuate da tempo le lavorazioni e stando a un primo sopralluogo compiuto dai militari dell’Arma e dagli specialisti dell’antincendio sembra che non ci fossero impianti capaci di innescare un incendio del genere per un solo malfunzionamento o per un guasto. Anzi, non è escluso che il rogo sia partito da più punti.
 

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