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Il caso

Mezzi bruciati e rifiuti buttati, scempio nell’area Turbogas

Discarica a cielo aperto nelle vicinanze dell’impianto: «In quell’area pulmini carbonizzati, una barca, amianto e materiali di risulta, la stradina va chiusa e servono le fototrappole»

Il parcheggio vicino alla centrale Turbogas continua a versare nel degrado tra mezzi bruciati e rifiuti abbandonati. Uno scempio più volte segnalato dal comitato di quartiere Campo di Carne e dagli attori politici, che nel corso degli anni ha visto intervenire in diverse occasioni la Progetto Ambiente per rimuovere e smaltire i materiali gettati.

Malgrado ciò l’area continua ad essere una discarica a cielo aperto, un aspetto evidenziato dall’attivista del M5S Andrea Ragusa. «Uno dei metodi, forse il più efficace, per contrastare questo malcostume è già indicato nel capitolato allegato al contratto di servizio tra la Progetto Ambiente e il Comune che prevede - spiega - che la società fornisca 7 fototrappole per contrastare l’abbandono dei rifiuti. Dal primo gennaio al 31 agosto di quest’anno sono state attive sul nostro territorio 6 delle 7 fototrappole potenzialmente attivabili, grazie alle quali la Polizia Locale ha elevato 61 sanzioni, di cui però solo 10 risultano al momento pagate. Inoltre il comando di viale Europa ha inoltrato quattro informative di reato alla Procura, di cui due nei confronti di soggetti identificati. Un lavoro egregio, soprattutto se si considerano le esigue risorse umane della Polizia Locale, ma evidentemente ancora insufficiente a sradicare questo fenomeno. Infatti con il gruppo ambiente degli attivisti del M5S di Aprilia, abbiamo rinvenuto l’ennesima discarica abusiva. Parliamo dell’area limitrofa alla Turbogas, ma non più del parcheggio, già luogo di abbandono prima che il commissario Paolo D’Attilio, su mio input, facesse posizionare i blocchi di cemento per impedirne l’accesso e risolvere il problema, bensì nell’area alle spalle del parcheggio da cui si accede da via Riserva della Cannuccia. Già imboccando la strada, che è la prima traversa di via della Cogna dal parcheggio verso Campo di Carne, ho notato tanti rifiuti, ma il giorno del sopralluogo era presente il camion con il “ragno” inviato dalla Progetto Ambiente, probabilmente per quel tratto era già stata inviata la segnalazione. Proseguendo la strada si biforca: da un lato termina alla turbogas, mentre dall’altro continua verso il parcheggio fatto chiudere. Ma prima di arrivare allo sbarramento ci sono due stradine senza uscita. Proprio in quel punto ci sono montagne di rifiuti: amianto, divani, materiali di risulta, guaina, lana di vetro, fusti metallici arrugginiti e cartongesso. Quello che ci ha lasciato a bocca aperta, oltre alla presenza di due carcasse di pulmini carbonizzati, è stato il rinvenimento di una barca».


Perciò Ragusa chiede maggiori controlli per monitorare la zona e sanzionare gli incivili. «Per prevenire questo scempio - conclude - bisognerebbe posizionare nell’area delle fototrappole e inibire l’accesso a queste aree».

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