Roma
07.10.2025 - 16:42
Il Lazio, con le sue eccellenze produttive, può sostenere la crescita del territorio e attrarre nuovi investimenti, favorendo le connessioni tra aree e filiere produttive. In questo modo la regione potrà consolidare il proprio posizionamento come polo strategico per l’impresa in Italia, aperto e competitivo a livello globale. Sono questi i temi al centro della relazione del presidente di Unindustria Giuseppe Biazzo che ha aperto, questa mattina nel Palazzo dei Congressi a Roma, l'assemblea generale di Unindustria, l’Unione degli industriali e delle imprese di Roma e del Lazio di fronte alla sua squadra di presidenza e a una platea composta da imprenditori e manager, rappresentanti del governo e dell’opposizione, sindacati e autorità a livello locale e nazionale.
L'assemblea ha visto la partecipazione del ministro delle imprese e del made in Italy Adolfo Urso e del presidente di Confindustria Emanuele Orsini. Sono intervenuti, inoltre, il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca, che si sono confrontati in un talk moderato dalla giornalista Rai Tg1 Laura Chimenti.
La competitività dei territori e le direttrici di sviluppo regionale, con traguardi concreti e verificabili; una strategia industriale europea che sappia inserire il Lazio nei principali processi di crescita comunitari; le riforme necessarie al Paese per semplificare procedure, innovare e rendere più attrattivo il sistema produttivo; le sfide legate alle tensioni geopolitiche e ai mutamenti della globalizzazione, che trasformano mercati e catene del valore; il tema del lavoro e della produttività, con l’obiettivo di potenziare occupazione, formazione e innovazione. A questi temi si aggiunge una visione chiara per il futuro del Lazio: un Piano Industriale capace di rafforzarne l’identità e accrescerne la capacità di attrarre investimenti e capitali internazionali, valorizzare la centralità delle reti e delle infrastrutture, ridurre gli ostacoli burocratici che frenano le imprese.
Nuovi slanci e possibilità, secondo Biazzo, possono venire anche nel supporto alla definizione della Zona Logistica Semplificata del Lazio; mentre per quanto riguarda le infrastrutture serve una visione d’insieme: «La Frosinone-Latina, la Orte-Civitavecchia, la Salaria, la Cassia, la Roma-Latina, la Cisterna-Valmontone, la Sora-Cassino-Gaeta con il suo porto strategico insieme alla Tav nel basso Lazio, devono essere tutte opere di un unico masterplan, che può ridisegnare la geografia economica e sociale della nostra regione. Rieti, Viterbo, Frosinone, Latina, Cassino, Aprilia e Civitavecchia devono essere raggiungibili tra loro con infrastrutture moderne e sicure ed essere collegate in 60 minuti a Roma, la porta di accesso al mondo per tutto il Lazio».
«Mi piace salutarvi, oggi – ha concluso Biazzo - tracciando una mappa ideale della nostra regione. Una mappa che riassume ambizioni e vocazioni dei territori e che trasmette anche la ricchezza del tessuto produttivo e dei progetti su cui possiamo lavorare nei prossimi anni: Latina Città della Farmaceutica; Frosinone la Valle della buona Produzione; Cassino laboratorio della Mobilità innovativa e sostenibile; Aprilia, polo della Logistica e dell’Economia Circolare».
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