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Il fatto

Il Comune di Aprilia rinuncia al parco lineare Est finanziato dal Pnrr

Ritardi e conflitti per entrare nell’area e avviare il cantiere, risolto il contratto con la ditta appaltatrice. Sfuma il progetto del collegamento verde tra il polo dei licei e la zona Toscanini

Il Comune di Aprilia dice addio a uno dei progetti finanziati dal Pnrr, quello relativo alla realizzazione del  parco pubblico lineare della zona Est. Un intervento innovativo, dal costo complessivo di 1,3 milioni di euro, che puntava a collegare il polo dei licei e il quartiere Toscanini tramite un polmone verde con aree attrezzate e ricreative lungo il percorso.

L’Ente di piazza Roma con la determinazione del dirigente del settore Lavori Pubblici ha approvato la risoluzione contrattuale con la ditta appaltatrice (il Consorzio Stabile A.L.P.I. con la Hw Style srl come esecutrice). Alla base di questa rinuncia ci sono i ritardi e conflitti sorti nel corso dell’iter, parte dell’area progettuale è infatti compresa in un piano di lottizzazione del sub comparto convenzionato con la società Gestioni Immobiliari-Sogeim. L’area in questione risultava già ceduta al Comune da Aprilia ma detenuta della Sogeim per la realizzazione, a scomputo, degli standard urbanistici di  “verde pubblico attrezzato”. Da febbraio 2023 è così partito il confronto per coordinare i futuri lavori per il parco con le opere del sub comparto, interlocuzioni che sono andate avanti per due anni senza trovare un accordo. Così a partire dal 2025 il Comune ha sollecitato la società alla restituzione del terreno. «Tuttavia Sogeim ha continuato a condizionare la restituzione dell’area - scrive il dirigente - a una serie di pretese di modifica del Piano di Lottizzazione, soluzioni queste che, indipendentemente dalla loro accoglibilità, comporterebbero tempi inconciliabili con la realizzazione del parco». Ad agosto 2025 la società ha diffidato l’Ente dal prendere possesso dei terreni, presentando un ricorso al Tar contro i provvedimenti comunali che autorizzavano i tecnici a eseguire rilievi e perimetrazioni. Con l’accesso al cantiere ormai impossibile e il termine per ultimare i lavori sempre più vicino (31 marzo 2026) la ditta appaltatrice ha così chiesto la sospensione contrattuale, una scelta accolta dal Comune che ha risolto il contratto con: «rinuncia espressa delle parti a far valere qualsiasi pretesa reciproca». Una formula che dovrebbe mettere l’Ente al riparo da un contenzioso, anche se resta il nodo sui fondi Pnrr che quasi sicuramente saranno persi. Il Comune proverà a chiedere una rimodulazione per: «una delocalizzazione dell’intervento o interventi analoghi» ma ciò appare complicato.

La rinuncia al progetto ha provocato reazioni nel mondo politico, sul tema è intervenuto l’ex consigliere comunale Davide Tiligna sottolineando l’occasione persa. «Giorno dopo giorno deflagra l’ipotesi di riqualificazione del quadrante est. Così viene cancellata - spiega - una parte importante di un piano pensato per riqualificare e dare nuova vita a un intero comparto della città. Dalla determina si evince, tra l’altro, che l’Ente e il privato sono in contenzioso, ed è sotto gli occhi di tutti che l’attuazione del comparto privato è ferma. L’auspicio è che l’operatore non si stanchi e non abbandoni l’intervento, lasciando incompleta la realizzazione di un’area strategica per la città. Sarebbe un danno enorme. Il commissariamento, che doveva garantire trasparenza, continuità operativa e ordine, sembra invece aver aggiunto un altro strato di confusione e immobilismo». 

Sull’argomento si è espresso anche il progettista, l’ingegner Ivano Bernardone. «Posso solo dire - spiega - che sono amareggiato, era un progetto a cui avevamo dedicato tutti molta cura perché considerato strategico ed importante per Aprilia».

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