Cronaca
23.11.2025 - 13:05
Gravissimo incidente stradale nelle prime ore di questa mattina, sulla strada Migliara 48 che conduce al mercato settimanale di Fondi. Il sinistro ha coinvolto pesantemente due furgoni appartenenti a un operatore ambulante che si stava dirigendo verso il posteggio di lavoro, proveniente dai Castelli Romani.
L'impatto, descritto come di estrema violenza, è avvenuto a causa di un terzo veicolo.
Gli effetti dell'incidente sono stati drammatici. A bordo dei furgoni c’erano tre persone: Due sono state ricoverate con gravissime ferite e la prognosi riservata. Una si trova in condizioni critiche, e sta lottando tra la vita e la morte. La notizia ha scosso profondamente la categoria degli operatori commerciali.
L'associazione di categoria ANA-UGL Nazionale ha subito espresso solidarietà e preghiere per i feriti, ma ha anche usato la tragedia per denunciare le condizioni di lavoro e i pericoli quotidiani a cui sono esposti gli ambulanti. Il segretario di ANA-UGL, Marrigo Rosato, ha respinto con forza l'idea che incidenti come questo rientrino nel semplice "rischio di impresa": "È il rischio della vita, diciamo noi. Che mettiamo nel conto degli imprevisti a cui siamo esposti ogni giorno nel trascorrere, di prima mattina, centinaia di chilometri dalle nostre case per raggiungere il posteggio al mercato e poi al ritorno." Rosato ha sottolineato come la categoria sia costretta ad affrontare quotidianamente pericoli sulle strade per "rendere vive le città ed i borghi in Italia".
L'associazione ha richiamato l'attenzione sulla mancanza di dati e statistiche ufficiali riguardo gli ambulanti che muoiono o rimangono invalidi in incidenti comuni, evidenziando che purtroppo il numero è "tanto". Il comunicato si conclude con un appello accorato alle forze politiche affinché prendano "davvero coscienza dei nostri problemi e delle nostre difficoltà" in un momento storico già critico.
ANA-UGL ribadisce che continuerà a lottare per la difesa del lavoro ambulante e del sistema dei mercati e delle fiere, in contrapposizione a misure come la contestata Direttiva Bolkestein.
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