15.12.2017 - 15:08
"E' stata una indagine complessa con sofisticate tecniche investigative", ha detto il dirigente della Squadra Mobile Carmine Mosca nell'illustrare i risultati che hanno portato all'arresto di tre uomini e una donna tutti di Napoli del rione Traiano, ritenuti i complici di Domenico Bardi, il 41enne di Napoli ucciso il pomeriggio del 15 ottobre scorso in via Palermo a Latina dall'avvocato Francesco Palumbo che ha esploso alcuni colpi di pistola di cui tre hanno raggiunto il ladro mentre scendeva dalla scala a pioli dalla finestra dell'abitazione. I quattro secondo gli accertamenti anche tramite il tracciamento dei telefoni cellulare sono partiti con due auto, di cui una presa a noleggio, il giorno prima del furto, il 14 ottobre e hanno pernottato in una struttura ricettiva di Terracina per arrivare poi nel capoluogo dove sono entrati in azione. Il colpo era pianificato con due vedette, tra cui una donna, e tre persone che sono entrate nell'appartamento. Le indagini sono scattate da uno dei due telefoni cellulari ritrovati addosso alla vittima e hanno permesso di risalire ci complici che questa mattina sono stati colpiti da una ordinanza di custodia cautelare richiesta dal pm Simona Gentile ed emessa dal gip Laura Matilde Campoli del Tribunale di Latina. In carcere sono finiti: Giuseppe Rizzo, classe 1968, Antonio Bellobuono, 35 anni, Maria Rosaria Autore di 64 anni e Salvatore Quindici 43 anni. Lunedì mattina saranno interrogati nel carcere di Poggioreale dal giudice Laura Matilde Campoli. L'accusa contestata è quella di rapina impropria, in casa di uno degli indagati è stato trovato un telefono cellulare e un Rolex su cui sono in corso accertamenti.
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