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Il blitz

Estorsione col metodo mafioso: Gina Cetrone e il marito in carcere

Vittima un imprenditore, taglieggiato tramite i Di Silvio. Le indagini della polizia sulle dichiarazioni dei pentiti

Mattinata concitata per l'imprenditrice sonninese Gina Cetrone e per il marito Umberto Pagliaroli, entrambi titolari di un oleificio ed altre aziende in provincia di Latina. La polizia, che ha dato esecuzione all'ordinanza di custodia cautelare, emessa anche nei confronti di tre esponenti del clan Di Silvio, ha trascorso diverse ore impegnata in perquisizioni nell'abitazione dei due coniugi nel capoluogo pontino e negli uffici della loro azienda a Sonnino. Nessuna indiscrezione è trapelata sull'esito dei controlli. I fatti contestati a Gina Cetrone e Umberto Pagliaroli, gli stessi che hanno indotto il giudice del Tribunale di Roma a disporre le misure cautelari in carcere, risalgono alla primavera del 2016 e si riferiscono ad una estorsione ai danni di un imprenditore pescarese, estorsione per la quale la Cetrone aveva utilizzato il potere intimidatorio di Riccardo Agostino e di Samuele e Gianluca Di Silvio. Gina Cetrone, da anni impegnata in politica per il centrodestra, è stata anche consigliere regionale con il listino Per il Lazio.

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