L'evento
13.06.2025 - 13:00
Inaugurato ieri nel cuore della città di fondazione, il quartiere Nicolosi di Latina, il Festival Empatia fa tappa oggi nel Giardino di Ninfa, in uno dei suoi luoghi più iconici e singolari, l'Hortus Conclusus, con sullo sfondo la torre e i ruderi dell'antico borgo medievale che sembrano seguire il corso del fiume: un luogo che il New York Times ha definito “il più bello e romantico del mondo”. Ingresso fino a esaurimento posti. Sono due gli incontri in programma. Alle 18 con gli scrittori Giorgio Ballario, Serena Venditto, Susana Martìn Gijòn si tratterà de “Il romanzo specchio della vita”: conducono Sara Di Matteo e Roberta Colazingari. Alle 19.30 si parlerà invece de “La narrativa ponte del Mediterraneo” con gli scrittori Ciro Sabatino, Carlos Zanòn, Bruno Morchio: conduce Daniela Novelli.
Susana Martin Gijòn ha creato i personaggi di Annika Kaunda e Camino Vegas: entrambe donne ed entrambe agenti di polizia con una forte vocazione, ma molto diverse tra loro. Annika è nata in Namibia ed è finita in Estremadura, una delle regioni più sconosciute della Spagna: “Camino è una sivigliana meno rigida forse un po' più cinica, che mangia, balla e si diverte senza complessi, divertente e capace di prendere scorciatoie, se la ricerca ne ha bisogno” dice la scrittrice, anche lei di Siviglia. Un altro ospite d'onore è il catalano Carlos Zanòn, nato a Barcellona e direttore della rassegna “Semana negra” della sua città: autore di romanzi di successo in tutto il mondo, nel 2017 la casa editrice Planeta gli ha commissionato un compito molto importante e difficile: resuscitare il personaggio di Pepe Carvalho dello scrittore Manuel Vàsquez Montalbàn. Per il suo stile è stato paragonato a quest'ultimo, e a Jim Thompson: “Essere paragonato a due grandi autori è un complimento, ma poi quando si tratta di sedersi a tavola è inutile, perché la letteratura, così come la concepisco io, deve essere radicalmente personale, ed è quello che provo a fare: essere me stesso in modo radicale, senza dimenticare chi c'è stato prima di te” ha detto lo scrittore.
Il festival si impernia sui concetti di empatia e bellezza, e fa propria una frase iconica de “L'idiota” di Fedor Dostoevskij: “Tutti gli eventi in programma sottolineano che la bellezza è luce di speranza e cambiamento, contro l'apatia, il cinismo e l'indifferenza. Educare alla bellezza quindi, cercando di contrastare le storture del mondo. Resto convinto che bellezza e empatia salveranno il mondo” dice l'ideatore del festival, il giornalista e scrittore Gian Luca Campagna. La tappa di domani sarà al Castello Caetani di Fondi.
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