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L'evento

Latina Jazz e Gianluca Guidi. Che serata magica

L'artista con il suo "Omaggio a Frank Sinatra" conquista il pubblico del Circolo cittadino a Latina

Non c'è una canzone tra quelle eseguite sabato sera da Gianluca Guidi al Circolo Cittadino di Latina che il pubblico non conosca e che riesca a stento a trattenersi dal sussurrare. L’artista milanese è sul palco con il suo quartetto a inaugurare in grande stile, e stavolta non è solo un modo di dire, la XXVI Stagione del Jazz Club Luciano Marinelli con “Omaggio a Frank Sinatra”. La sua voce non assomiglia a “the Voice”, lo specifica lui stesso, e del resto Guidi non è un imitatore ma un interprete, e tutti i brani sono eseguiti in maniera eccezionale. Al suo fianco Claudio Colasazza al pianoforte, Dario Rosciglione al basso elettrico (che avremmo preferito di gran lunga acustico), Alessandro Marzi alla batteria: con i suoi compagni Guidi è molto generoso, e tra loro c’è un’ottima intesa.
La serata scorre tra le canzoni più conosciute della grande icona italo-americana della musica di tutti i tempi, di cui è del tutto superfluo fare l’elenco: ma è soprattutto l’incontro entusiasta da entrambe le parti tra un uomo di spettacolo straordinario e completo, e un pubblico ‘conquistato’ da subito. Difficile resistere a una performance che, oltre a presentare brani splendidi che hanno fatto il giro del mondo, li lega al mondo del cinema, del teatro e della letteratura, con una padronanza e una lievità sorprendenti. Guidi è figlio di due grandi artisti, Lauretta Masiero e Johnny Dorelli, e come si dice in alcune occasioni “ha preso il meglio di tutti e due”: il resto ce l’ha messo di suo, respirando aria di palcoscenico fin da bambino, e poi studiando e preparandosi in campo musicale, teatrale e televisivo. Oltre che cantante è infatti attore e regista di teatro, ha interpretato lavori in tv e al cinema.
 ‘Forte’ di questo background coinvolge il pubblico in una sorta di gradevole ‘interrogazione dal posto’, mentre uno dei leit motiv della serata è la somiglianza con il celebre papà: in effetti quando canta le sue canzoni in italiano è impressionante. Gianluca Guidi è ironico, spiritoso, attento, educato. Chiude il concerto con quello che definisce “l’inno nazionale”, My Way. E in un bis con solo l’accompagnamento della batteria di Marzi infila ancora perle come Maria, Night and Day, My funny Valentine, We love the bossa nova, Girl from Ipanema, L’immensità.
La serata inaugurale della 26a stagione di “Latina in Jazz” è stata aperta dal saluto del presidente del Jazz Club Luciano Marinelli, Pier Giorgio Marinelli, e da quello del presidente del Circolo Cittadino Bruno Bulgarelli; ha preso poi la parola il direttore artistico Elio Tatti, e ha espresso un saluto anche Vincenzo Bianchi, pianista nonché accordatore storico del pianoforte del Circolo (voluto e portato proprio da Luciano Marinelli, come è stato ricordato). Si è sentita la mancanza della presentatrice ufficiale di tutti i concerti del Jazz Club, Maria Corsetti, collega e amica, ‘lontana dalle scene’ per un infortunio: le auguriamo davvero di cuore di rimettersi al più presto in forma, meglio di prima.

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