Cerca

Giudiziaria

Maxistore in Q3, inchiesta chiusa. Il pm: è una lottizzazione abusiva

La Procura contesta la lottizzazione abusiva in concorso. Gli indagati passano da sei a quattro: costruttore e progettista, l’allora dirigente e il funzionario comunale del Suap

La Procura di Latina ha concluso l’indagine preliminare avviata lo scorso anno sulla discussa realizzazione del centro commerciale all’angolo tra via del Lido e la strada statale Pontina dopo l’approvazione della variante urbanistica che ha cambiato la destinazione d’uso dell’area, un tempo turistico ricettiva con vincolo alberghiero.

Alla luce degli accertamenti investigativi svolti dai Carabinieri del Gruppo Forestale di Latina, il sostituto procuratore Giuseppe Miliano, titolare dell’inchiesta, ha ravvisato illeciti sia di natura edilizia che paesaggistica, ma rispetto alla prima fase degli accertamenti che aveva fatto scattare il sequestro del complesso immobiliare, poi revocato dal Tribunale del Riesame, ha riqualificato uno dei reati, contestando la lottizzazione abusiva in concorso, oltre alla violazione paesaggistica confermata per l’abbattimento di un bosco senza la necessaria autorizzazione.

Cambia anche il numero degli indagati, che restano quattro anziché i sei iniziali: rischiano la richiesta di rinvio a giudizio Luigi Corica, imprenditore cinquantenne che aveva chiesto e ottenuto la variante e ha promosso la realizzazione delle tre medie strutture di vendita, Viviana Agnani di 45 anni in qualità di progettista, ma anche i tecnici comunali del Suap, l’architetto Stefano Gargano di 63 anni, allora dirigente, e il funzionario Mario Petroccione di 49 anni. Escono di scena quindi gli amministratori delle società Eurospin e Maury’s che sono subentrati nella proprietà in una fase successiva.

LEGGI L'ARTICOLO COMPLETO SULL'EDIZIONE ODIERNA DI LATINA OGGI

Edizione digitale

Sfoglia il giornale

Acquista l'edizione