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Il caso

Vicino molesto perde l’alloggio Ater

Dopo esposti e raccolta firme dei residenti, revocata l’assegnazione di un appartamento in via Guardapasso. L'uomo, attualmente recluso in cella, una volta uscito dovrà trovarsi un'altra casa

«Più volte diffidato in riferimento al rispetto del ‘Regolamento per gli assegnatari’, al quale devono attenersi scrupolosamente tutti gli assegnatari al fine di assicurare le migliori condizioni di vivibilità e di rispetto delle norme di buon vicinato all’interno del complesso abitativo di Edilizia Residenziale Pubblica». Inoltre «da verifica contabile, alla data del 30/09/2023, risulta a carico dell’assegnatario sopra citato una morosità pari ad euro 2.440,98 relativa alle quote dei servizi comuni dovuti». Questi ufficialmente i motivi con cui l’Ater di Latina a novembre scorso aveva scritto al Comune di Aprilia per chiedere l’avvio «del procedimento finalizzato all’emissione del decreto di decadenza dall’assegnazione sopra narrata e con successiva nota... l’ATER medesima sollecitava la definizione della decadenza in oggetto nei confronti del Sig. [OMISSIS]». Questo iter non solo è stato avviato, ma è arrivato anche a conclusione visto che venerdì è arrivato il decreto che, appunto, decreta la decadenza dall’assegnazione dell’alloggio sito in Via Guardapasso n.44.
Nella realtà più cruda, questo decreto era stato invocato da mesi dai residenti, forse non tutti, ma gran parte della torre Ater, stufi, stanchi, esasperati e anche impauriti dal comportamento di quel soggetto. Gesti e reazioni violente contro le cose comuni, non contro gli abitanti, ma che comunque non permettevano una quotidianità serena e tranquilla. Si era arrivati alla raccolta firme. Ma il vicino molesto non era molesto solo per loro, in altre occasioni si era reso responsabile di altri episodi che avevano reso, ad esempio, necessario l’intervento dei militari dell’Arma visto che aveva pensato bene di dare in escandescenza presso il pronto soccorso dove riteneva di dover essere visitato subito, prima di altri pazienti con problemi più gravi. Un soggetto particolare lo definiscono fonti vicine alle forze dell’ordine che lo conoscono bene. Spesso dedito a comportamenti poco comprensibili, ma a volte anche finito nel mirino di qualcuno, visto che almeno in una occasione negli ultimi anni sarebbe stato aggredito da sconosciuti in strada. A settembre del 2023, l’episodio che aveva portato ad una vera e propria ribellione, con tanto di nuovo intervento dei militari dell’arma questa volta per scongiurare un vero e proprio linciaggio. Il vicino era stato accusato di aver sparso per i pianerottoli e le scale, del liquido irritante che aveva causato fastidi seri ad alcuni abitanti. Il giorno prima sarebbe stato sempre lui per i suoi vicini, l’autore del lancio dal balcone di barattoli con all’interno carta a cui era stato dato fuoco. Gesti diretti non contro uno o più soggetti specifici, ma contro tutti o nessuno che, però, hanno sconvolto per anni la vita dei condomini che avevano dopo decenni ottenuto un alloggio Ater. E così dopo l’avvio dell’iter a cui il diretto interessato sembra non aver replicato, tra venerdì e sabato è arrivato l’atto che gli leva l’alloggio Ater.
L’uomo al momento si trova in carcere, dovrebbe restarci alcuni mesi, e questo potrebbe dare tempo anche ai Servizi sociali di trovare una soluzione, visto che comunque essendo un soggetto in carico, qualche aiuto dovrebbe poterlo ottenere. Certo è che quando lascerà la casa circondariale, si ritroverà senza l’alloggio della Torre Ater.

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