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Il fatto

Foto con pistole, mitra, panetti di cocaina e fiumi di soldi nei telefoni criptati

Nell'inchiesta sui narcotrafficanti fondani che si erano imposti a Latina, le chat "Encrochat" estratte nel corso dell'indagine

Non solo sequestri di droga e arresti di personaggi presi con le pistole in pugno prima che potessero utilizzarle per intimorire o peggio ferire, nel corso dell'inchiesta della Dda di Roma sull'organizzazione di narcotrafficanti fondani che si era imposta nel mercato latinense degli stupefacenti le prove sulla portata degli affari del sodalizio sono arrivate anche analizzando i sofisticati telefoni smartphone criptati che i sodali del gruppo di Fondi e i loro referenti del capoluogo pontino utilizzavano per comunicare in maniera sicura senza correre il rischio di essere intercettati, una rete di comunicazione impermeabile anche per i moderni trojan.


Il sodalizio capeggiato dai fratelli Massimiliano e Gianluca Del Vecchio e da Johnny Lauretti impiegava infatti i costosi apparecchi telefonici che comunicano tra loro attraverso le chat criptate di un'applicazione olandese conosciuta come "Encrochat". I detective sono riusciti a entrare in quel sistema di conversazioni nascoste grazie a un'intuizione dei Carabinieri del Nucleo Investigativo del tenente colonnello Antonio De Lise quando si era diffusa la notizia che la polizia francese, con l'ausilio di esperti dei Paesi Bassi, tempo fa era riuscita a violare l'applicazione "Encrochat" per infiltrarsi nel servizio di telecomunicazioni cifrate. Quindi col supporto del Ros dei Carabinieri è stato scandagliato quel traffico di dati, riuscendo a individuare anche le chat utilizzate dai trafficanti fondani. Così facendo la Dda di Roma è riuscita ad acquisire conversazioni e foto che gli indagati si scambiavano, alcune delle quali piuttosto esplicite.


Nelle chat tra i componenti del sodalizio quindi gli investigatori hanno trovato foto di alcuni degli indagati che mostravano, ai loro complici, sia armi, dalle pistole ai mitra, fino ad arrivare ai tavoli pieni di soldi, passando per i panetti di cocaina da svariati chili. emblematiche le foto che ritraggono alcuni dei soggetti finito al centro delle indagini che si mostrano tranquillamente con le armi in pugno, perché sanno che quelle foto circoleranno solo all'interno delle chat criptate, senza immaginare che un giorno sarebbero riemerse grazie all'indagine europea. Emblematica l'immagine del fondano Onorato Rotunno che si mostra incrociando le braccia mentre impugna due potenti revolver, oppure quella di Giovanni Masella che imbraccia fucile mitragliatore Kalashnikov. Tutte le fono e le chat connesse sono finite agli atti dell'inchiesta, anche per motivare l'applicazione delle misure cautelari applicate.

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