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L'agguato

Ucciso sotto casa con un colpo di pistola, caccia ai killer

Continuano le indagini sull'omicidio di Nettuno. Il 37enne Cosimo Ciminiello è stato freddato in strada, nella zona del Parco Palatucci, da qualcuno che probabilmente conosceva

Era diventato papà da poco, Cosimo Ciminiello, il 37enne originario di Modugno, in provincia di Bari, ucciso con un colpo di pistola domenica a Nettuno. Un vero e proprio agguato, avvenuto intorno alle 22:00, in via Lucania, nei pressi del parco comunale Palatucci. Un solo colpo, sparato da una calibro 22. Il bossolo è stato ritrovato a terra, a poca distanza dal corpo dell’uomo, riverso in un lago di sangue. Quell’unico sparo l’ha preso in pieno al petto. Un’esecuzione. Eppure Cosimo Ciminiello, che secondo alcune testimonianze sarebbe stato sì un assuntore di droga, ma non aveva precedenti di polizia. Non era, quindi, almeno apparentemente, un pusher. Non era nemmeno una persona coinvolta in traffici illeciti, sempre apparentemente.

E allora cosa c’è dietro l’esecuzione di domenica sera? Stanno cercando si scoprirlo i poliziotti della squadra mobile di Roma che stanno indagando sulla vicenda: sono stati ascoltati numerosi conoscenti e sono state acquisite le immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona. Gli inquirenti stanno cercando di ricostruire gli ultimi mesi di vita del 37enne: Cosimo Ciminiello è stato ucciso in strada da una persona che molto probabilmente conosceva. Secondo le prime ricostruzioni qualcuno avrebbe suonato al citofono, il 37enne sarebbe sceso ed appena uscito dal portone sarebbe stato freddato da un colpo di pistola. Pare che il killer fosse insieme ad un complice, entrambi sarebbero fuggiti in scooter. Ma, a quanto pare il 37enne non viveva lì dove è stato ucciso, ma da un’altra parte. E se così fosse, cosa ci faceva nella zona del Parco Palatucci domenica sera.

La Procura di Velletri ha aperto un fascicolo sull’omicidio che aveva come obiettivo proprio il 37enne pugliese, insomma nessuno scambio di persona. A eseguire le indagini oltre alla Squadra Mobile di Roma, anche la Polizia di Anzio-Nettuno. L’area del parco dove è avvenuta l’esecuzione è la stessa dove lo scorso febbraio è stato gambizzato un uomo. Insomma non si tratta certamente di una zona tranquilla, tutt’altro. Dietro questa esecuzione potrebbe esserci sicuramente un movente legato alla droga, ma non scontato visto che la vittima - come detto - non aveva precedenti e apparentemente non era coinvolto in traffici illeciti.
Ciminiello lavorava per un’azienda che si occupa del trattamento acque civili, industriali e domestiche.

Conviveva con la sua compagna e poco tempo fa era diventato papà, precisamente il 25 febbraio. E Cosimo Ciminiello, sul suo profilo Facebook, a chi chiedeva come va, rispondeva senza pensarci: «Una novità bellissima. Tutto bene, sempre dietro alla piccola». E alla bimba scriveva: «La mia vita sei tu». Era felice, insieme alla bambina e alla sua compagna 29enne. Immaginava un futuro in cui avrebbe cresciuto sua figlia. Un futuro spezzato dall’agguato mortale di domenica sera.

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