Incidente mortale in Sardegna: perde la vita il 48enne Filippo Ionta, lavorava per un’azienda di Latina

Ha colpito profondamente anche la comunità di Latina la notizia della morte di Filippo Ionta, l’autista 48enne rimasto vittima di un tragico incidente stradale avvenuto in Sardegna nella mattinata di giovedì 3 luglio. L’uomo, secondo quanto riportato dall’agenzia Ansa, lavorava per conto di una ditta con sede nel capoluogo pontino e si trovava alla guida di un tir quando, per cause ancora in fase di accertamento, ha perso il controllo del mezzo lungo la statale 131 "Carlo Felice".
L’incidente si è verificato intorno alle 9.30 nel territorio di Macomer, all’altezza del piano di Campeda. Come riporta il portale CagliariToday, il camion viaggiava in direzione Cagliari quando, giunto nei pressi del chilometro 150, ha impattato violentemente contro uno dei new jersey che delimitano la carreggiata. Lo schianto è stato devastante: il mezzo ha invaso parzialmente l’altra corsia di marcia e ha perso completamente il carico che trasportava. Dalle immagini del luogo del sinistro, si nota come il tir sia andato completamente distrutto.
Immediato l’allarme e il tempestivo intervento dei soccorsi: sul posto sono giunti gli operatori sanitari del 118 e si è reso necessario anche l’arrivo dell’elisoccorso, a causa delle gravissime condizioni dell’autista. Purtroppo, nonostante tutti i tentativi di salvargli la vita, Filippo Ionta è deceduto poco dopo l’arrivo dei soccorsi. Sul luogo sono intervenuti anche i vigili del fuoco, impegnati nelle operazioni di messa in sicurezza della strada e nella rimozione dei detriti, mentre le forze dell’ordine hanno avviato le indagini per ricostruire la dinamica dell’accaduto.
Il sinistro ha avuto pesanti ripercussioni sul traffico lungo una delle principali arterie sarde, rimasta chiusa per diverse ore per consentire i rilievi e tutte le operazioni di rito.
Filippo Ionta era un lavoratore conosciuto e stimato. La notizia della sua tragica scomparsa ha suscitato profonda commozione tra i colleghi e nella città di Latina, dove si trovava la sede dell’azienda per cui lavorava.