Cerca

Giudiziaria

Omicidio Giuroiu, in appello assolto Angelo Travali

La pubblica accusa chiedeva la conferma della condanna a 21 anni pronunciata dalla Corte d'Assise ritenendo "Palletta" uno degli organizzatori dell'agguato

La Corte d'Assise d'appello di Roma ha assolto Angelo Travali, latinense di 38 anni, dall'accusa di avere partecipato all'organizzazione dell'omicidio del romeno Nicolas Adrian Giuroiu, sequestrato in strada l'otto marzo del 2014 e poi giustiziato a colpi di pistola prima che il suo cadavere venisse gettato nel pozzo dei liquami di un'azienda agricola abbandonata. "Una decisione giusta che sconfessa una serie incredibile di false accuse dei collaboratori nei confronti di Angelo Travali" ha commentato l'avvocato Pasquale Cardillo Cupo a margine della decisione dei giudici capitolini.


La pubblica accusa chiedeva la conferma della sentenza di primo grado, che aveva condannato "Palletta" Travali stabilendo la pena in 21 anni di reclusione, assolvendo però il fratello Salvatore che come lui era accusato di avere pianificato l'agguato con gli esecutori materiali. Per l'omicidio erano già stati condannati i fratelli Manuel e Mirko Ranieri, oltre al romeno Ionut Adrian Ginca, ritenuto loro complice, poi erano stati i collaboratori di giustizia a tirare in ballo i fratelli Travali, indiziati all'epoca dei fatti e inizialmente risparmiati dal primo processo, ritenuti gli elementi di spicco del sodalizio criminale al quale i Ranieri sarebbero stati legati. Secondo quanto narrato dai pentiti, Angelo Travali avrebbe dato il benestare per l'esecuzione dell'omicidio, fornendo un "contributo essenziale" come avevano motivato i giudici della Corte d'Assise di Latina, "per affermarsi come criminale di primo piano". Evidentemente il quadro indiziario non ha retto, le motivazioni della sentenza d'appello è attesa entro i termini di legge.

Edizione digitale

Sfoglia il giornale

Acquista l'edizione