07.01.2024 - 16:30
Non accennano a placarsi le polemiche rispetto alla presenza di filo russi nell'iniziativa organizzata da OpenHub Lazio al liceo Meucci, un evento che ha messo in connessione gli studenti di Aprilia con quelli del liceo "G. Beregovoj" di Lugansk, città del Donbass. Un confronto promosso dalla realtà finanziata dalla Regione Lazio alla quale hanno collaborato Andrea Lucidi, giornalista attivo in Donbass e ritenuto vicino alle posizioni filo russe, e l'associazione di volontariato Vento dell'Est che è in contatto con il filosofo russo Aleksandr Dugin, considerato amico di Putin e ritenuto tra gli ispiratori dell'aggressione all'Ucraina. Un evento dalla quale la dirigente scolastica del liceo ha preso le distanze, dissociandosi e sottolineando come la proposta di un confronto fosse arrivata da OpenHub Lazio e non da altri.
L'iniziativa promossa a scuola prima di Natale è stata dunque aspramente criticata, visto che c'è chi parla apertamente di propaganda filorussa. Un ragionamento quest'ultimo condiviso dal consigliere comunale di Aprilia e segretario provinciale di Azione Davide Zingaretti, che evidenzia le insidie nascoste in progetti di questo tipo. «Credo che sia doveroso - afferma Zingaretti - anche come consigliere comunale prendere le distanze da questo evento che tende a confondere le responsabilità, mentre non dobbiamo mai dimenticare che da 21 mesi c'è un paese invaso che è l'Ucraina e dall'altra parte c'è un invasore che è la Russia. In secondo luogo voglio fare un plauso alla dirigente scolastica del liceo, Laura De Angelis, che ha preso le distanza dal progetto che è stato promosso da un ente della Regione Lazio».
E proprio su questo punto il segretario provinciale di Azione chiede all'assessore regionale all'Istruzione e a OpenHub Lazio di fare chiarezza su alcuni aspetti del confronto organizzato nella scuola di Aprilia. «Alla luce di quanto è accaduto - continua - credo che la Regione Lazio debba porre una profonda riflessione all'assessorato regionale all'Istruzione e alla Scuola per l'offerta formativa che ha proposto agli studenti, perché crediamo che ci sia molto da riflettere su quello che è successo».
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