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«Isola pedonale, meno auto e meno barriere»

Confronto di ‘Decisamente Latina' con comitati e residenti

Lo dice il consigliere Alessandro Porzi in un intervento: l'isola pedonale è un tema che accende il confronto, divide e che è un sintomo di un fervore in una città che ha voglia di partecipazione. Un provvedimento incompleto nato dieci anni fa con la chiusura delle strade, i varchi elettronici ma nessun altro progetto che sostenesse l'idea di un centro pedonalizzato. Di questo ed altro si è parlato nell'incontro dibattito 'L'isola che c'è! Isola pedonale e centro storico' promosso dal movimento civico 'Decisamente Latina'. L'intento, come ha spiegato il presidente Andrea Giuliani - "era portare all'attenzione temi di primaria importanza. Oggi il centro storico, ma ne tratteremo tanti altri come cultura, sociale, inclusione e sport. Lavoro è ascoltare la comunità". In apertura sindaco e assessori hanno ricordato cosa si sta facendo: la prima fase con un progetto di decoro urbano con arredi, panchine, piante, totem e il wi fi pubblico, nella seconda fase – ha spiegato il sindaco - figurerà il riuso di edifici come Ruspi, Banca d'Italia, il mercato annonario. «Intercetteremo 4 milioni di euro - ha detto Celentano - con il programma Fesr per creare un'isola vivibile e attrattiva. Fino a quel momento ci saranno piccoli cambiamenti che nascono dall'ascolto e dal confronto». L'assessore alla mobilità Gianluca Di Cocco ha parlato del lavoro che si dovrà fare sul Pums e sul nuovo piano della sosta e di alcuni cambiamenti che si dovranno prevedere come la sosta a tempo per le vetture elettriche, i collegamenti con le piste ciclabili, i permessi per carico e scarico ai residenti allargati alla famiglia e non ad una sola auto e la sosta a disco orario di un'ora nel tratto che sarà riaperto tra Corso Matteotti e via Diaz. «Il 26 marzo avremo il dibattito in consiglio – ha spiegato invece Enzo De Amicis che insieme ai consiglieri Di Matteo e Pagano hanno sottolineato la necessità di tornare a valorizzare il centro storico con contenuti e servizi - ci confronteremo con l'opposizione che ha voluto questa isola ma che poi non ha fatto nulla. E subito dopo faremo la delibera di giunta che darà un senso vero all'isola». Hanno portato il loro contributo al dibattito anche associazioni e residenti e il presidente dell'Ordine degli Architetti Massimo Rosolini. Grandi assenti i commercianti. «Quello che modifica la qualità degli spazi sono le auto parcheggiate – ha detto Rosolini - l'uso del territorio come un grande parcheggio a raso crea un punto di degrado. Gli spazi urbani della città di fondazione vengono nascosti da una massa di auto parcheggiate. Ci sono tante piazze, come piazza Dante o largo Rossini rimaste identiche nel tempo e piene di parcheggi che andrebbero delocalizzati».

Interessanti i contributi di Patrizia Scarselletti del comitato Sant'Alessio Margherita di Savoia e di Pasquale Prota dell'Unione italiana ciechi e ipovedenti di Latina che hanno spiegato come il centro sia pieno di barriere. «L'isola pedonale sarebbe per noi un ottimo risultato e andrebbe allargata se consentisse una mobilità sicura all'interno – ha spiegato Scarselletti - per noi la mobilità sostenibile è impossibile. Occorre un pullman che ci porti qui. Non si fermano neanche quando un cieco allunga il bastone bianco. Entriamo nel pullman e chiediamo all'autista dove stiamo andando, ma non è disponibile. Occorre una voce che dica dove stiamo andando e che fermata è. Sono anni che combattiamo». Infine una residente del Comitato cittadino di corso Matteotti: «Il Comune capisca gli effetti che ha l'isola pedonale su tutto il centro storico per i cittadini che ci vivono. A noi è cambiata la vita: un centro svuotato di tutto, senza uffici, senza mercato annonario. E' diventato un deserto».

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