Il Campus Internazionale di Musica e la Federlazio non si smentiscono, e ancora una volta scrivono la più bella pagina del primo giorno dell’anno della città capoluogo. Con il desiderio di essere "un ponte fra imprese e musica", il Concerto di Capodanno è tornato nella sua sede storica, il Teatro D'Annunzio, con grande soddisfazione del pubblico accorso con entusiasmo. Introdotta dalla giornalista Renata Tomasini Guerrini, per l’Orchestra Roma Classica è stato un crescendo di applausi. Dopo l'esecuzione dell'Inno di Mameli, la bacchetta del Maestro Montebello ha diretto un susseguirsi di brani bellissimi, protagonista di diversi di essi Johann Strauss jr con i suoi valzer travolgenti o ritmati da leggerezza ed eleganza, con la sua incantevole e fantastica Annen Polka e l'ouverture della sua più celebre operetta "Die Fledermaus. Il Pipistrello". Ancora valzer dal balletto "Il Lago dei cigni” di Cajkowskji, ma anche brani tratti da opere di Mascagni, dal "Guglielmo Ratcliff", il Sogno, appassionato e suggestivo intermezzo; di Massenet, da "Thais", la Meditation; di Saint-Saens, da "Sansone e Dalila", il celeberrimo Baccanale con i suoi ritmi serrati; di Rossini, dalla "Semiramide”, l'Ouverture. Applausi anche per la "Danza macabra" di Saint-Saens e per la Marcia n.1 di Elgar, ben nota al pubblico anche per aver fatto parte della colonna sonora de "L'arancia meccanica" di Kubrick e di "Fantasia 2000” della Disney.
Non sono mancati i classici bis e la "Marcia di Radetzky” che travolgente, beneaugurante, e soprattutto intensamente partecipata, ha salutato il 2017 accendendo speranze di ritrovata serenità.

L'articolo completo in edicola con Latina Oggi (2 gennaio 2016)