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Il commento

Servizio idrico, Stefanelli: «Abbiamo difeso i diritti dei cittadini»

Il presidente dopo la conferenza dei sindaci: «Abbiamo il dovere di contenere gli aumenti il più possibile. Vanno coinvolti Regione e Governo»

Servizio idrico, Stefanelli: «Abbiamo difeso i diritti dei cittadini»

Hanno espresso molte perplessità i sindaci nella Conferenza nella quale il gestore dell’Ato4 ha sottoposto il nuovo piano industriale. Sia quelli che hanno votato l’attuale Cda, sia quelli che non si erano schierati con il nuovo corso di Acqualatina, hanno espresso contrarietà sugli effetti che la mole di investimenti presentati dal gestore potrebbe avere sulle tariffe idriche. Ne parliamo con il presidente della conferenza dei sindaci Gerardo Stefanelli.

La Conferenza dei Sindaci dell’Ato 4 ha espresso perplessità sulle modalità di finanziamento che Acqualatina ha previsto nel suo piano di investimenti, qual è la sua posizione?
Credo che abbiano ragione. Parlo da Sindaco e da Presidente dell’Ente di Governo dell’Ato 4. Credo che i Sindaci e l’Ente di Governo abbiano dato prova di cosa significhi difendere i diritti dei cittadini esprimendo la loro contrarietà agli aumenti della tariffa previsti dal gestore.

La sua è un’affermazione dura.
No, è un’analisi obiettiva che scaturisce dalle modalità di lavoro di Acqualatina degli ultimi tempi. Italgas(ovvero il socio privato, n.d.r.) non può pensare che i sindaci dell’Ato 4 siano soltanto dei numeri per costruire la maggioranza che porti avanti i propri piani. I sindaci difendono gli interessi dei cittadini che li hanno voluti al governo delle loro città. Per questo si sono detti contrari a un piano di investimenti che si regge prevalentemente da un lato sui fondi PNRR ottenuti grazie al lavoro dell’Ente di Governo Ato 4 e dall’altro sull’aumento delle tariffe del 10% annuo per i prossimi 4 anni. Mi sembra un po’ troppo facile fare impresa in questo modo.

Secondo lei qual è la soluzione?
Non ho la palla di vetro, però sono nelle istituzioni da qualche anno ormai per poter affermare che le soluzioni migliori si ottengono solo ed esclusivamente con il confronto vero e con la concertazione tra le parti. Italgas dimostri di essere in grado di gestire e far fruttare gli investimenti dei fondi PNRR. Anche perché questi investimenti sono vincolati al raggiungimento degli obiettivi. Lo abbiamo già detto in occasione dell’Osservatorio Acque dei Sistemi Idrici Integrati che proprio come Egato 4 abbiamo fortemente voluto e organizzato.

Il momento storico chiede maggiore responsabilità, è questo quello che sta dicendo?
Una cosa è certa: in questo momento storico non si possono chiedere ulteriori sacrifici ai cittadini, Italgas metta in campo il suo know how e la sua stessa forza economica. Poi negli ultimi mesi tutti i vertici esecutivi di Acqualatina sono stati sostituiti da figure estranee al territorio. Mi spiace se passasse il messaggio che nell’Ato 4 non ci siano professionalità adeguate. Non è così: il gestore è un patrimonio di conoscenze e professionalità che non può far altro che crescere. Responsabilità vuol dire investire anche nel patrimonio umano.

In conclusione, in quale direzione bisognerebbe andare per un sistema idrico più efficiente?
Sono d’accordo che gli investimenti siano determinanti, ma ci sono anche altre strade. Prima di tutto sarà importante applicare tolleranza zero nei confronti di chi non paga o di chi paga meno del dovuto. I cittadini onesti non possono sempre rimetterci. Su questo tema la tecnologia è di grande aiuto. Così come potrebbe esserlo una sanatoria che permetta di pagare chi ne ha intenzione, concedendo piani di rientro più lunghi e sostenibili. L’aumento della tariffa deve essere l’ultima delle soluzioni, non può essere la prima.

Tutto questo sarà sufficiente per evitare l’aumento?
Se non possiamo evitarlo certamente abbiamo il dovere di contenerlo il più possibile. È su questo punto che vanno coinvolti Regione e Governo per accrescere la quota di finanziamenti pubblici. Possiamo fare da guida su questo confronto, portarli al tavolo del nostro Osservatorio, allargare la discussione a livello nazionale e diventare una best practice. Ne siamo tutti consapevoli, ora dimostriamolo ai cittadini.

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