Ha tentato di uccidere una paziente che si trovava insieme a lui nell'ospedale psichiatrico di Cassino, per questo il 46enne di Aprilia Salvatore Amato (che nel 1998 uccise la fidanzata Stefania Gusella) è stato nuovamente arrestato dai carabinieri. Tutto è accaduto sabato scorso: Amato, spinto a suo dire da una voce che gli ordinava di uccidere, si è spostato in un'altra stanza e approfittando dell'assenza del personale medico si è avventava su una 68enne di Pontecorvo, cercando di strangolarla a mani nude. E solo grazie alle urla della malcapitata e all'intervento immediato di alcuni sanitari si è scongiurato un epilogo drammatico. Per questo è stata emessa in ordinanza di custodia cautelare nei confronti dell'uomo, che attualmente si trova nel carcere San Domenico di Cassino.
L'uomo era ricoverato nel reparto Spdc del Santa Scolastica, proveniente da una comunità terapeutica di Roccasecca dove si trovava in regime della libertà vigilata, su disposizione del Tribunale di Sorveglianza di Roma, dopo aver scontato 16 dei 23 anni di condanna per l'omicidio Gusella. E nei giorni scorsi Amato aveva confessato un altro omicidio nella capitale: quello di un senzatetto polacco sulle rive del Tevere.