Il triste epilogo
30.07.2025 - 09:30
Un triste e inarrestabile declino ha colpito il mondo calcistico di Aprilia negli ultimi tre anni. A certificarlo è una novità ufficializzata nelle scorse ore: il Centro Sportivo Primavera ha rinunciato all’iscrizione al campionato di Promozione.
Il problema principale della società è (e resta) l’assenza di un campo dove disputare le partite casalinghe, vista l’inagibilità dello stadio Quinto Ricci al quale si è aggiunta l’impossibilità di utilizzare il campo di via delle Valli. Da questa stagione infatti il C.S. Primavera non sarà più il gestore dell’impianto per decisione della proprietà (la parrocchia di San Michele Arcangelo), si interrompe in questo modo un sodalizio che andava avanti da decenni. Senza una struttura per le gare interne non è stato dunque possibile iscriversi. Erano in tanti però a sperare in un epilogo diverso, una soluzione che permettesse di mantenere la Promozione. Invece niente di tutto ciò è avvenuto, il C.S Primavera ha rinunciato all’iscrizione e al titolo sportivo, una beffa per Aprilia che si trova senza impianti e di fatto senza calcio.
Lo stadio Ricci è chiuso al pubblico da più di 3 anni ed è inutilizzabile per partite e allenamenti da oltre 18 mesi (da quando sono partiti i lavori di riqualificazione), mentre nel 2023 l’Fc Aprilia dopo essere retrocesso dalla serie D in Eccellenza ha spostato la sua sede ad Ardea cambiando denominazione in F.C. Racing Ardea e cessando l’attività sportiva in città. Successivamente a quell’addio lo stadio è stato utilizzato per una stagione dal C.S. Primavera, seppur a porte chiuse. Il club si era anche proposto di pagare l’intervento sistemazione in cambio della gestione dell’impianto, tuttavia la mancata risposta del Comune e l’avvio dei lavori (che hanno comportato l’interdizione del campo) ha convinto la cordata guidata da Massimo Treiani e Davide Ceccaroni ad abbandonare quel progetto e il Centro Primavera, che è mestamente retrocesso. Il resto è cronaca di questi giorni, Aprilia non avrà più nemmeno un team in Promozione e tutto ciò certifica la sparizione del calcio dalla città. Restano solo alcuni club di Prima e Seconda Categoria, troppo poco per una piazza di 80mila abitanti che nel 2011 arrivò in Lega Pro Seconda Divisione (centrando i play off all’esordio) e che per anni è stata in serie D.
Edizione digitale
I più recenti
Ultime dalla sezione