Bar, ristoranti, pub e altri locali dovranno chiudere entro la mezzanotte, massimo mezzanotte e mezza. E' la decisione presa dai sindaci della provincia di Latina che sarà tradotta in singole ordinanze. Non sappiamo chi sia il "genio" ad averla partorita ma la comunicazione a nome di tutti l'ha inviata il sindaco di Latina Damiano Coletta. L'obiettivo, dichiarato, è quello di «adottare misure precauzionali seguendo un principio di gradualità che tenga conto della necessità di garantire il controllo per la sicurezza, rispetto al rischio di contagio Covid-19 e nello stesso tempo di venire incontro alle necessità degli operatori commerciali, confidando nel senso di responsabilità dei cittadini delle comunità che rappresentiamo».

La soluzione, invece di prevedere maggiori controlli per evitare assembramenti, è quella di limitare gli orari di lavoro dei pubblici esercizi, imponendo una sorta di coprifuoco. Evidentemente ai sindaci non è servita la lezione dei mesi scorsi, quando l'orario ridotto dei supermercati, ha creato lunghe file ed assembramenti all'aperto. Secondo loro riducendo l'orario di accesso a bar, ristoranti, pub o stabilimenti balneari, nella stagione estiva, si riduce il rischio di assembramenti. Abbiamo qualche dubbio. E se invece si ha l'effetto contrario, con le persone che si accalcano proprio perché sanno che a mezzanotte si chiude? Sarà anche curioso capire come la cosa sarà accolta nelle città turistiche del sud pontino o sulle isole.

La scelta dei sindaci sarebbe comunque in parte motivata da richieste arrivate dagli operatori stessi che in questi primi giorni hanno notato un afflusso di persone molto alto e temono, nel fine settimane, che la ressa nei locali sia incontrollabile. Inoltre, sono previste multe salate per i gestori, fino al ritiro della licenza in caso di assembramenti. Ma è ovvio che senza controlli costanti, allungare o accorciare l'orario di apertura, serve a ben poco.