La biblioteca comunale di via Marconi riaprirà, su prenotazione, a partire da mercoledì 10 giugno. Una buona notizia per gli studenti di Aprilia, che in questi giorni avevano dato vita a una protesta via social per sollecitare l'amministrazione comunale a far ripartire il polo culturale giovanile per l'eccellenza, ovvero l'edificio nel centro cittadino intitolato a Giacomo Manzù. Una riapertura che, come spiega l'assessore all'Istruzione Elvis Martino, avverrà in maniera graduale e nella massima sicurezza dei ragazzi che quotidianamente visitano la struttura. «Riapriremo il 10 giugno e il servizio sarà su aperto su prenotazione, inviando una mail agli uffici comunali. Ma soprattutto - spiega Martino - la ripresa sarà in assoluta sicurezza, sia per i normali frequentatori della biblioteca che per i dipendenti. Per il momento sarà sospesa la consultazione dei giornali, mentre i testi una volta consultati verranno messa in quarantena per 9 giorni, così come accade anche in altri centri. In questa fase riapriranno le aule studio, così da permettere ai giovani di preparare al meglio gli esami universitari».
Il delegato all'Istruzione sottolinea come questa apertura sia frutto di un lavoro costante portato avanti per rispondere alle legittime esigenze degli studenti, rivendicando il ruolo svolto dall'amministrazione comunale in queste settimane. Una risposta indiretta dell'assessore al consigliere Davide Zingaretti (Lista Giusfredi), che nelle scorse ore aveva evidenziato l'immobilismo e il silenzio del Comune sul tema. «Già dal 18 maggio abbiamo attivato il prestito librario della biblioteca, l'apertura del 10 giugno delle aule studio sarà dunque - continua - un atto consequenziale di un processo in atto, non certo la risposta a un consigliere di minoranza. Noi lavoriamo a prescindere, non abbiamo certo bisogno del pungolo dell'opposizione, e stiamo facendo questo per dare risposta a chi nelle prossime settimane dovrà preparare gli esami. Ripartiremo, come detto, dalle aule studio al primo piano e se ci sarà la necessità di ampliare a un pubblico più numeroso cercheremo altre soluzioni per rispondere alle esigenze dei cittadini».