È la vigilia degli esami di Maturità. È arrivata quella data in cui tutti, anche chi ormai li ha sostenuti da tempo, si è sempre cimentato in scommesse sul cosiddetto Tototraccia. Quali saranno i temi e gli autori che capiteranno agli esaminandi alla prima prova? Cosa dovranno affrontare gli studenti del Classico tra Latino e Greco? E allo Scientifico sarà il turno di Matematica o Fisica? Quest'anno, nessuna di queste domande, purtroppo, troverà risposta.

È una vigilia atipica, unica nel suo genere, così come unici saranno – si spera – gli esami di Maturità di quest'anno, a causa del lockdown. Ieri, dopo mesi, sono state riaperte le porte dei licei e degli istituti superiori di tutta Italia e della provincia, per far entrare solo docenti e dirigenti, per i Consigli d'Istituto propedeutici agli esami.
Su come verranno sostenuti se n'è parlato tanto, a volte anche in modo incerto, visti anche i diversi dietrofront da parte del Ministero dell'Istruzione nelle scorse settimane. Soltanto un mese fa è arrivata la decisione definitiva: si tratta, in sostanza di un esame che si ridurrà alla sola maxi prova orale, in presenza, e muniti di mascherina.

Si entra con l'autocertificazione
È una delle più grandi novità di quest'anno: studenti e professori non potranno accedere all'interno della scuola se sprovvisti dell'autocertificazione sull'attuale stato di salute, dove dovranno dichiarare di non avere febbre oltre i 37,5° e di non trovarsi in quarantena.
Peccato che il Ministero non ha previsto la misurazione obbligatoria della temperatura all'ingresso.

Esami a distanza (di sicurezza)
Nessun abbraccio, né strette di mano con la commissione: durante gli esami, tutti dovranno mantenere una distanza minima di 2 metri. Non manca all'appello l'ormai onnipresente mascherina: è obbligatoria, anche se i candidati potranno abbassarla durante il colloquio.
Commissione interna
Quest'anno la Commissione d'Esame sarà totalmente interna, ossia composta da professori dello stesso liceo o istituto del candidato. L'unico membro esterno sarà il presidente di Commissione.

L'elaborato
Vada per l'esame senza prove scritte, ma la mancanza della seconda prova scritta, ossia quella d'indirizzo, doveva essere in qualche modo compensata. Ed è proprio per sopperire a questa carenza che è stato ideato l'elaborato, ossia un lavoro scritto che i maturandi hanno dovuto realizzare per far sì che la commissione possa valutare gli approfondimenti dei candidati sul percorso di studi scelto cinque anni fa.

Il maxi orale
Per quanto l'elaborato rappresenti un elemento importante della prova, a fare da protagonista di questi Esami di Maturità sarà l'orale. Anzi, il maxi orale. Infatti, il colloquio di quest'anno sarà più lungo del solito e durerà circa 60 minuti per candidato, così da compensare la mancanza delle tre prove scritte. Naturalmente l'intero colloquio sarà scandito in fasi precise: si parte dall'elaborato per passare poi all'analisi di un testo di letteratura, a cui seguirà la discussione multidisciplinari sui materiali proposti dalla commissione. Si concluderà con la relazione sull'ex alternanza scuola lavoro, oggi Pcto, e un curioso sguardo ai temi di Cittadinanza e Costituzione.

Come saranno valutati gli studenti
Non ci sarà un voto unico a fine esame, bensì un voto per ognuna delle fasi dell'esame orale. I parametri da valutare sono cinque: capacità di utilizzare le conoscenze acquisite e di collegarle tra loro; capacità di argomentare in maniera critica e personale; ricchezza e padronanza lessicale e semantica; capacità di analisi e comprensione della realtà in chiave di cittadinanza attiva a partire dalla riflessione sulle esperienze personali; acquisizione dei contenuti e dei metodi delle diverse discipline.