Progettare il rilancio dell'Italia passa anche per la provincia di Latina. «Il turismo sta pagando un prezzo altissimo. Il più alto, oltre alla ristorazione e il terziario. Siamo in ginocchio». Gabriele Tullio, presidente nazionale dell'Unione Artigiani, ha portato direttamente agli stati generali dell'economia a Roma, al Premier Giuseppe Conte, ai ministri Patuanelli, Boccia, De Micheli e Bonetti, la testimonianza diretta di quello che accade in provincia e nel territorio pontino, paralizzato dalle scosse di una crisi che rischia di mandare in mille pezzi un comparto tanto delicato quanto fondamentale come quello turistico. «Sì, ho portato l'esempio di Latina e di una provincia con moltissimi chilometri di costa – osserva il presidente nazionale dell'Unione Artigiani che era al tavolo tecnico - e ho spiegato che servono interventi sotto diversi profili a partire da un piano infrastrutturale. Ricordo che la provincia di Latina è tra le pochissime in Italia che non ha un collegamento autostradale».

Un turismo anche di alta qualità, potrebbe rappresentare una risorsa di primo ordine nel capitolo entrate e l'indotto sarebbe enorme ma in provincia di Latina il primo rompicapo e anche da anni sono i collegamenti. Oltre che quello con l'Autostrada anche sul fronte del trasporto su rotaia, l'alta velocità come il tracciato della A1 ha «snobbato» il territorio pontino e transita in provincia di Frosinone dove proprio nei giorni scorsi sono state inaugurate due nuove fermate dei treni ad Alta velocità.

«Ci troviamo ad appena 60 chilometri di distanza da Roma e i turisti potrebbero venire da noi a dormire e vivere tra i Monti Lepini e in tutti gli altri centri e con un collegamento veloce spostarsi per andare a visitare Roma e le altre bellezze del nostro comprensorio, ma questo invece non è possibile». Nella riunione dove è stato illustrato il piano di rilancio, definito da Gabriele Tullio «ambizioso e ben fatto», l'attenzione si è spostata sul valore della micro- impresa e del segmento dell'artigianato. «Un'azienda turistica che cresce ad esempio alla Marina di Latina - spiega Gabriele Tullio - crea prima di tutto dei posti di lavoro e di conseguenza del benessere. In questo caso non avviene come per uno stabilimento industriale che poi ad un certo punto prende e se ne va all'estero. Ben venga la fibra ottica – ha aggiunto - e ben venga la connessione ma serve anche la connessione con le rotaie e la gomma. La verità è che le merci non si trasportano con la fibra ottica ma devono viaggiare». Tullio ha spiegato davanti al Premier che in questa delicata fase per uscire dal tunnel e ripartire bene serve il coraggio di cambiare. Il piano di rilancio dell'Italia passa anche a Latina.