Il dibattito sul Consiglio comunale dei bambini è diventato la scintilla di una vera e propria battaglia politica. Prima i consiglieri di opposizione Miele, Calvi e Carnevale fanno notare al sindaco che spostando l'Assise dei piccoli in Aula consiliare sono state violate tutte le norme anti Coronavirus. Poi l'assessore Leggio ha spiegato che lo spostamento, dal Parco Falcone Borsellino in Comune, è stato eseguito in piena sicurezza motivando la scelta per il troppo caldo e il sole cocente. Infine, dopo che il presidente del Consiglio Massimiliano Colazingari (in forze a Lbc) ha dichiarato di essere all'oscuro di tutto e che non lo avrebbe mai permesso, il sindaco ha attaccato i tre consiglieri di opposizione, accusandoli di essere poco informati.
Anzi, non è finita qui. Perché, ora, i tre consiglieri di opposizione tornano all'attacco, e rispondono alle accuse del sindaco. "Ormai capita sempre più spesso che Coletta reagisca in maniera scomposta ogni qual volta viene colto in fallo e, invece di chiedere scusa o quanto meno tacere, si lancia in dichiarazioni sconclusionate che lo rendono solo ridicolo. Accusa noi consiglieri di opposizione di strumentalizzare i bambini, quando invece abbiamo posto un problema serio, di rispetto delle regole, sia quelle anti Covid sia quelle del funzionamento del Consiglio comunale. Arriva addirittura a far finta di non considerare quanto detto in maniera netta anche dal presidente del Consiglio comunale Massimiliano Colazingari, espressione del suo partito, che, oltre ad essersi arrabbiato dal momento che nessuno lo ha informato dell'utilizzo dell'aula consiliare, ha detto a chiare lettere che a suo avviso non era possibile far entrare persone all'interno, tanto meno bambini".
"Un comportamento censurabile, quello di Coletta che, senza vergogna alcuna, accusa i consiglieri di opposizione di non conoscere le regole anti Covid e di fare strumentalizzazioni. Coletta risponda piuttosto al presidente del Consiglio comunale e spieghi come sia possibile l'utilizzo dell'Aula senza aver dapprima chiesto alla Presidenza del Consiglio. Probabilmente ormai ritiene di essere al di sopra della legge e delle regole; del resto quanto accaduto con l'utilizzo del deposito mezzi di ABC di fatto trasformato in una discarica di rifiuti e l'aver messo a rischio la salute di bambini fanno chiaramente capire il suo senso di legalità. Il suo atteggiamento e la sua arroganza stanno a dimostrare che non è degno del ruolo che ricopre. E soprattutto: noi siamo correttamente informati, sia sul Covid sia sulle regole di funzionamento e utilizzo dell'aula consiliare così come del rispetto della legge. Lui no".
«Guardi sono molto arrabbiato, lo scriva». Il presidente del consiglio comunale Massimiliano Colazingari è noto per la precisione con cui osserva le norme e conduce i lavori dell'aula, spesso definito come fin troppo puntiglioso dai consiglieri, ma anche apprezzato per questo rigore che rappresenta una forma di ordine e tutela per tutti. Come è stato possibile, allora, che se le sedute di Consiglio si tengono da mesi in remoto come da norme del decreto cura Italia, invece i piccoli consiglieri in erba abbiano potuto utilizzare l'aula consiliare? Semplice, lui ne era all'oscuro. E appena ha saputo ha esternato il suo disappunto per quanto successo e per non essere stato informato.
«Non avrei mai potuto autorizzare una cosa del genere, per lo più in presenza di bambini. Lo ho ribadito in conferenza capigruppo e lo ripeto a lei. Ero all'oscuro di tutto, ho appreso dopo che la cosa non era programmata e che per le alte temperatura esterne il consiglio comunale dei bambini si è spostato in aula consiliare, l'autorizzazione per quell'aula attiene alle funzioni tipiche del consiglio e viene data da me a seconda del tipo di evento, ma questa volta né il capo di gabinetto, né l'assessore Leggio, né il sindaco mi hanno informato». Colazingari spiega che tenere l'aula consiliare preclusa risponde a misure a tutela per tutti e che se verrà prolungato lo stato epidemiologico le misure saranno in minima parte attenuate, come prevedere le commissioni in presenza da settembre, ma comunque prorogate. «Ho 40 scranni per 32 consiglieri, l'aula nelle condizioni attuali non permette il ritorno dei consiglieri a meno che non si adotti un preciso protocollo di sicurezza che ho già chiesto al servizio e che va messo al vaglio del responsabile della sicurezza sanitaria e della prevenzione del Comune. Io ci voglio tornare in aula consiliare ma con tutti i canoni di sicurezza, debbo tutelare il personale del Comune, le segreterie oltre che gli stessi consiglieri e la giunta, è una responsabilità che si estende su più piani, senza un protocollo di sicurezza e senza una soluzione alternativa per gestire il distanziamento in aula non torneremo. Ma l'incidente «diplomatico» qualche segno lo ha lasciato e se non è stato chiaro prima come muoversi nell'utilizzo dell'aula consiliare, lo sarà da adesso in poi. «Ho dato disposizione al capo gabinetto che l'aula consiliare è utilizzabile solo per le attività del consiglio comunale, e sotto mia autorizzazione». E già ieri un evento è stato spostato in sala De Pasquale.
Il sindaco Coletta rivendica la scelta e attacca la minoranza
E' chiaro che il sindaco Damiano Coletta non abbia interpellato il presidente del Consiglio comunale Massimiliano Colazingari ma abbia deciso da solo di far svolgere la cerimonia del Consiglio dei bimbi nell'aula consiliare, dal mese di marzo off limits per i consiglieri comunali eletti dai cittadini di Latina. Per Coletta è tutto normale, in quanto "si è svolto tutto nel rispetto nelle norme sul distanziamento sociale". Anzi, il sindaco è irritato per la strumentalizzazione dei consiglieri di opposizione Miele, Calvi e Carnevale: "Io faccio sempre fatica ad accettare le dinamiche della politica quando non si basano su lealtà, onestà e consapevolezza - ha detto Coletta questa mattina durante una conferenza stampa in Comune sul Patto per Latina - Il commento di questi consiglieri è privo di senso di responsabilità. Non si strumentalizza per fare opposizione la fascia fragile quali sono i bambini. Non si strumentalizzano temi così delicati come la sanità quando fragilità e delicatezza sono accentuati. Amministrazione e popolazione devono essere attenti e responsabili e così devono comportarsi i rappresentanti della politica. Se su certi temi non si ha competenza, occorre informarsi".