Quest'anno il turismo sta facendo registrare numeri da record a San Felice Circeo, anche se non mancano dei problemi. Il riferimento non è solamente alle ben note criticità relative alla "movida", specie nel centro storico, e al mancato rispetto del distanziamento sociale, ma anche alla gestione della raccolta rifiuti. In molti, infatti, continuano a gettare immondizia ovunque, anche accanto alle isole ecologiche informatizzate che dovrebbero essere utilizzate da chi possiede la tessera necessaria per attivarle. Il risultato è ovvio, con un pessimo ritorno in termini d'immagine per l'intero paese oltre ad altri disagi dovuti ad esempio all'aspetto igienico-sanitario.

Per questo motivo, il Comune di San Felice Circeo ha deciso di investire altri 18mila euro per potenziare il servizio di spazzamento nelle aree centrali del paese, tra cui il centro storico, e per aumentare i controlli sul corretto conferimento dei rifiuti. La ditta appaltatrice ha comunicato all'Ente di non poter assicurare queste attività per «difficoltà di reperimento del personale», come si legge nella determinazione 318 del 25 luglio.

«In questo periodo di maggiore affluenza turistica, occorre garantire un servizio di spazzamento supplementare delle strade e aree pubbliche o a uso pubblico del centro storico e del servizio di monitoraggio e raccolta supplementare dei rifiuti abbandonati sulle strade comunali». Per questo motivo l'Ente ha inviato la lettera d'invito a una serie di operatori per poi procedere con l'affidamento in favore di chi presenterà l'offerta economicamente più vantaggiosa.

Evidentemente la vigilanza con le fototrappole si è rivelata insufficiente, come dimostrano i cumuli di spazzatura in alcune zone (tipo l'isola ecologica nell'area della pinetina) e anche gli ispettori ambientali, istituiti lo scorso anno, non è dato sapere se e con quali risultati abbiano cominciato a operare.