Non sono mancati i momenti di commozione ieri mattina in Tribunale per il saluto dell'avvocato Aldo Panico che per una scelta personale ha deciso di cancellarsi dall'albo e di appendere la toga al chiodo. Panico infatti andrà a vivere in Liguria con la famiglia, è una scelta per molti inaspettata come hanno spiegato diversi colleghi, a partire dagli ex presidenti dell'Ordine Giovanni Malinconico e Gianni Lauretti che in un passaggio del suo discorso ha sottolineato che si ricandiderà dicendo che «Tornerò all'Ordine».

Al centro della scena ieri c'è stato proprio lui, Aldo Panico un professionista che di solito amava stare dietro le quinte ma ha sempre ottenuto grandi attestati di stima e fiducia da parte dei colleghi. A gennaio ha compiuto 75 anni e per quasi mezzo secolo ha portato sempre la toga, si è iscritto all'Ordine nel 1974 ed è stato uno storico componente del Consiglio per diverse consiliature. Molti avvocati hanno sempre ammesso che Panico è stato uno tra i colleghi più attivi nel mondo forense, se fosse un calciatore sarebbe stato il classico mediano: un ruolo a volte oscuro ma cruciale. «Sempre un passo indietro rispetto ai vertici - ha detto il commissario Giacomo Mignano - ha avuto un peso notevole in tutte le più importanti scelte politiche del Foro degli ultimi 20 anni». Al breve incontro era presente anche il presidente del Tribunale Caterina Chiaravalloti. A Panico è stata consegnata una targa ricordo e infine ha parlato anche il nipote del professionista, un bambino che ha voluto elogiare pubblicamente il nonno e che si è conquistato tanti applausi. Alla fine brindisi e saluti per un pezzo del Consiglio dell'Ordine che ha deciso di voltare pagina.