La revisione progettuale dell'autostrada Roma-Latina è stata ultimata dai tecnici del ministero delle Infrastrutture e, come anticipato dalle indiscrezioni delle scorse settimane, l'opera sarà meno costosa (circa 600 milioni in meno) e vedrà diversi tratti tagliati, la gran parte dei quali in provincia di Latina. Il lavoro è stato ultimato e sarà presto discusso da un tavolo di lavoro tra ministero e Regione Lazio. Ma la strada appare tracciata dal momento che la soluzione indicata, secondo alcuni esponenti della maggioranza, rappresenta la sintesi migliore tra le posizioni di Pd e Movimento 5 Stelle rispetto all'infrastruttura.

I tecnici che hanno lavorato alle modifiche avevano indicato la necessità di inserire o meno, per abbassare il costo complessivo del progetto di finanza, la Bretella Cisterna-Valmontone. Sono stati prodotti vari scenari ma a quanto pare l'ultimo, quello che vi presentiamo, prevede la realizzazione della Bretella, escludendo altre opere considerate sacrificabili sull'altare dell'abbassamento dei costi. Infatti, dai 2,7 miliardi di euro del precedente progetto, questa revisione abbassa il costo complessivo a 2 miliardi di euro, che in parte saranno coperti con fonti pubblici e in parte entreranno nel progetto di finanza e saranno recuperato da chi avrà la gestione col pedaggio. Il costo di quest'ultimo, attraverso i tagli, dovrebbe essere sensibilmente ridotto.

I tratti stralciati sono i seguenti: il collegamento con l'autostrada A12-Tor De Cenci; via Apriliana; via di Foce Verde; Tangenziale di Latina; Sr Ariana; Tangenziale di Labico. Inoltre i tecnici del Mit hanno diviso in due parti la realizzazione dell'opera. Nella prima fase sarà realizzato il collegamento tra la Capitale e Aprilia nord e la Bretella Cisterna-Valmontone. Il tutto a un costo di 1,4 miliardi di euro, di cui 667 milioni per la Bretella. C'è un passaggio, però, che rimette in dubbio la Bretella. Infatti i tecnici, quando passano a mostrare gli scenari di costo e i relativi impatti sul prezzo delle tariffe autostradali, sottolineano come «la sostenibilità economico-finanziaria degli scenari elaborati sia migliore escludendo la Bretella Cisterna-Valmontone». Lo scenario senza il collegamento con l'A1, infatti, porterebbe un risparmio di oltre 1 miliardi di euro.

Il cronoprogramma dell'opera prevede la progettazione esecutiva nel 2020 con delibera Cipe che rinnova l'interesse pubblico (questo è stato fatto). Il 2021 sarà l'anno della nuova gara europea per il progetto di finanza della Fase 1 (Roma-Aprilia). Nel 2022 la gara per la fase 2 (Aprilia-Latina). Nel 2023, è lo scenario più ottimistico, si darà il via ai lavori della prima fase, la seconda l'anno successivo. L'entrata in esercizio del primo tratto è fissata per il 2026, il secondo tratto nel 2027. La concessione avrà durata 50ennale.

L'analisi di fattibilità del progetto, dunque, ridisegna di fatto quello che era l'originale progetto della Roma-Latina. Rimane un'autostrada ma scompaiono le opere accessorie, in particolare nei comuni pontini di Aprilia e Latina. Lo scenario che però renderebbe davvero i costi del pedaggio molto più bassi (in quanto renderebbe meno pesante l'investimento privato nel progetto di finanza) è quello senza la Bretella con l'A1. Che però vorrebbe dire snaturare tutto il contesto su cui poggia la Roma-Latina. Ora sta alla politica dare una risposta chiara.