Le preoccupazioni del presidente della Camera di Commercio di Latina e Frosinone Giovanni Acampora sull'autostrada Roma Latina sono più che fondate. Basti pensare ai precedenti, con un progetto passato attraverso decine di cambi, di marce indietro, di stralci e revisioni progettuali. L'ultima, nello specifico, consegna un'opera diversa rispetto a quella conosciuta come Corridoio intermodale Roma-Latina, non fosse altro che per i numeri tagli alle opere accessorie comprese nel progetto precedente. Ma le perplessità maggiori sollevate dalle associazioni in queste ore, una volta presa visione del documento del Ministero delle Infrastrutture, sono legate alle tempistiche: il nuovo cronoprogramma sposta al 2027 l'entrata in funzione dell'Autostrada. E la domanda che tutti si pongono è una: visto che eravamo ormai alla gara espletata, perché si è tornati indietro?

Le novità principali
Il precedente progetto prevedeva la realizzazione di Autostrada Roma-Latina e Bretella Cisterna Valmontone, per un importo totale di 2,7 miliardi di euro. Il primo taglio effettuato è stato quello di separare le due opere, con la Bretella che sarà costruita a parte, con commissariamento e risorse pubbliche, in modo da escluderne il pedaggio. Poi i tecnici del ministero hanno passato la sciabola su tutte le opere accessorie inizialmente previste ma ora sostanzialmente ritenute non necessarie. Si va dal collegamento con l'aeroporto di Fiumicino fino all'arteria che doveva connettere Borgo Piave con Latina mare, passando per la Tangenziale di Latina e la nuova via Apriliana. In questo modo il costo dell'opera scende a meno di un miliardo di euro.
La nuova Roma Latina ha un cronoprogramma messo nero su bianco dal Ministero e dalla Regione. Il primo step entro il quale si comprenderà se le tempistiche saranno rispettate è quello dell'aggiudicazione della gara, che dovrà avvenire entro la metà del 2021. Sì perché anche se l'opera sarà finanziata in house servirà una gara e ad appaltarla sarà Autostrade per il Lazio. E' uno dei punti sui quali Acampora l'altro ieri, nel convegno online organizzato dal Comune di Latina, ha fatto notare che questo dettaglio potrebbe far perdere molto tempo, visto che potrebbe finire nel mirino di contenziosi legali. Come direbbe Giuseppe Conte "questo rischio c'è".

Altra novità è che la Roma-Latina sarà divisa in due lotti, il primo tra Roma e Aprilia e il secondo tutto pontino, tra Aprilia e Latina. Le previsioni dicono che il primo sarà completato nel 2026 e il secondo l'anno dopo. Gli svincoli intermedi saranno 9: Decima Nord e sud, Torvajanica-Pratica di Mare, Castel romano, Pomezia Nord e Sud, Aprilia Nord e sud, interconnessione con la Cisterna-Valmontone. Il progetto revisionato, secondo quanto hanno affermato il ministro delle Infrastrutture Paola De Micheli e l'assessore regionale Mauro Alessandri, garantirà un risparmio considerevole dal punto di vista economico sui pedaggi.