L'associazione "Ossigeno" di Pomezia organizza per domani un importante incontro per parlare del termovalorizzatore di Santa Palomba. Durante l'assemblea pubblica, che si terrà al Teatro Ics di via della Tecnica a partire dalle ore 18, interverranno il presidente di "Terra Libera" Emanuele Pinelli, Giuseppe Girardi, dirigente di ricerca di Enea e il responsabile "Si" area metropolitana di Roma Antonio Di Lisa. "Obiettivo dell'incontro – spiegano dall'associazione Ossigeno – alimentare il dibattito politico in città, sensibilizzando e informando i cittadini, soprattutto più giovani, sui temi più rilevanti che interessano il territorio. L'incontro sul termovalorizzatore – proseguono gli organizzatori – nasce dalla necessità di fare informazione basata sui fatti, in modo da offrire ai cittadini gli strumenti per comprendere al meglio l'impatto, i vantaggi e gli svantaggi di un impianto simile. Una necessità che si avvertirà più che mai nei prossimi mesi, quando il progetto sarà sempre più al centro del dibattito politico locale".

Questa assemblea pubblica arriva proprio a qualche giorno di distanza dalla sottoscrizione, da parte di Ama, del rogito con i proprietari dell'area di dieci ettari che si trova tra l'Ardeatina e il confine di Santa Palomba. Operazione che, di fatto, dovrebbe portare ad una accelerazione dei tempi di realizzazione dell'impianto che a regime potrebbe lavorare circa 600mila tonnellate l'anno di rifiuti offrendo uno sbocco concreto ai problemi della Capitale. Proprio per questa ragione le domande che si sono posti gli organizzatori dell'incontro sono importanti: cosa ne sanno i cittadini? Di cosa si tratta? Quali sono i rischi e quali invece le possibilità? "A volte – spiega Emanuele Pinelli di Terra Libera che interverrà all'incontro di oggi - diamo per scontato che i grandi progetti come questo incontrino solo ostilità tra gli abitanti del territorio. Invece non è scontato. Le persone ragionevoli, che sono la maggior parte, prima di reagire con ostilità si fanno alcune domande: è un'opera indispensabile? Qual è la logica nel farla proprio qui? È pericoloso? È opportuno? Può migliorare la mia vita in qualche modo? È questo l'approccio che io e gli altri di Terra Libera abbiamo sempre scelto di adottare sulle questioni ambientali. E sono sicuro che a Pomezia e in tutta l'area pontina le persone desiderino più questo confronto trasparente che le chiamate alle armi contro le grandi opere per raccogliere consenso facile".