L'addio
03.07.2023 - 18:00
In punta di piedi, con la grazia, la cura e lo spirito di servizio che le ha sempre contraddistinte in questi anni, le suore della congregazione salesiana delle Figlie di Maria Ausiliatrice, lasciano la scuola e l'oratorio San Marco e la città di Latina. Il saluto ufficiale a Suor Claudia De Spirito, la Madre Superiora, e suor Maria Menale, insegnante della scuola dell'infanzia San Marco, c'è stato sabato scorso dopo la messa dell'Estate ragazzi delle 19:30 in oratorio, alla presenza dei salesiani Don Francesca Pampinella e Don Andrea Lupi e con una cerimonia commossa e colma della presenza di cittadini e famiglie che hanno testimoniato tutto il loro affetto e la loro vicinanza.
A portare il saluto alla comunità anche Suor Antonella Terravecchia, vicaria ispettoriale della congregazione. La notizia era nota da mesi, da quando fu comunicata al Comune, a fine 2022 per la decisione dell'ispettoria Romana San Giovanni Bosco di chiudere la comunità di Latina entro il mese di agosto 2023 nell'ambito del «ridisegno delle proprie presenze nei diversi territori regionali a causa della diminuzione del personale religioso dovuto all'età e al calo delle nuove vocazioni». Un duro colpo al cuore di una storia e di una tradizione educativa portata avanti da decenni nella città. Era il 4 settembre del 1983 - come ha ricordato suor Claudia – quando è arrivata a Latina la prima comunità delle Figlie di Maria Ausiliatrice e quest'anno celebravano i 40 anni di presenza in città, nella Parrocchia/Oratorio San Marco e nella scuola dell'Infanzia dove si sono succedute le 35 Figlie di Maria Ausiliatrice sull'esempio della passione educativa di Don Bosco e Madre Maria Mazzarello.
Nel corso della cerimonia sono state ricordate anche Simona Berti, scomparsa da poco e altre che ci hanno lasciato negli anni scorsi, Gemma Chemelli, Clara Mancini, Concetta De Donatis, Teresa Gasparotto, Anna Trabucco e Anna Rosa. «Vogliamo lodare e ringraziare il Signore per l'enorme bene compiuto e ringraziare per il tanto bene ricevuto – ha detto suor Claudia - vogliamo anche dirvi grazie perché in questi lunghi sette mesi, con sofferenza ci avete accompagnate con la preghiera e con tanto affetto. Siamo certe che ciò che è stato seminato in questi quarant'anni da ogni sorella venuta a Latina, porterà i suoi frutti. Ai ragazzi: avete un dono grande: l'oratorio... apprezzatelo, amatelo, abbiatelo insieme alla Parrocchia come punto di riferimento e come una grande possibilità di avere una guida stabile e sicura per le vostre scelte di vita». «Un grazie sentito ai miei confratelli, ai vostri amati figli, ai nostri bambini e ai nostri giovani, destinatari del vero senso del nostro essere e operare – ha detto suor Maria, a Latina da sette anni, maestra e formatrice educativa di tanti bambini venuti sabato ad abbracciarla e salutarla - sono immensamente grata per tutto l'amore che ho ricevuto». Poi racconta un aneddoto: «Un giorno in classe, durante l'accoglienza un bambino improvvisamente mi dice: ‘Suor Maria, la sai una cosa? Quando andrai a Roma ti lascerò nella valigia un pezzo del mio cuore'. E questo dico a tutti voi: vi porterò nel mio cuore e nelle mie preghiere». Suor Maria e suor Claudia, come le altre prima di loro, hanno dimostrato quello che diceva Don Bosco, che «l'educazione è cosa di cuore». E la città, con le sue generazioni di ieri e di oggi, deve loro molto.
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