Storie
13.08.2023 - 08:30
I dialetti si mescolano ad una certa ora del giorno a Rio Martino. Verso sera. C'è chi arriva dalla zona dei Monti Lepini e chi dai Castelli Romani. C'è chi parte da Roma sud e chi dalla Ciociaria. Sono organizzati, alcuni tirano fuori la cena dai contenitori di alluminio che si portano da casa. Sono tutti qui per Sua maestà: ilgranchio blu, o il «callinectes sapidus» con il suo nome scientifico. Una coscia di pollo come esca e via. Preso. Ci sono italiani e stranieri, tra cui molti orientali, assicura chi staziona sulle sponde del canale di Rio Martino giorno e notte. Sia dal lato che si affaccia verso Sabaudia dove un tempo c'era un locale che si chiamava Vicolo Cieco, che dall'altra parte verso Latina. E' un via vai dall'inizio dell'estate. Ha invaso il Tirreno e l'Adriatico. Lo chiamano il killer dei mari. E' pericoloso per l'ecosistema marino perchè può portarlo alla distruzione ma è delizioso da mangiare. Bambini e adulti tornano a casa con i secchi pieni. Ha un colore acceso e un gusto intenso.
Da Rio Martino fino a Sabaudia e poi a Terracina, Gaeta e giù fino al Garigliano si parla di migliaia e migliaia di esemplari che popolano questo tratto di mare. La concentrazione più alta sembra essere tra Latina e Sabaudia e nei laghi. «E' saporito e buonissimo», assicura chi lo pesca e poi lo mangia. Lungo la strada che porta da Borgo Grappa verso Rio Martino, sulle sponde del canale, la sera in particolare si vedono tante piccole luci che illuminano la notte, sono quelle dei pescatori che cercano il granchio blu. «Sembra un albero di Natale», racconta Enrico 48 anni di Latina, sposato con tre figli, dipendente di un'azienda, pescatore per passione. E' andato tre volte a Rio Martino: è tornato a casa con 60 granchi blu di cui uno enorme. «Altro che sbarco di Anzio - spiega con una battuta - qui a Rio Martino è un'invasione. Il granchio blu? E'aggressivo come pochi e può essere pericoloso, è famelico». Ormai ha distrutto coltivazioni di telline, vongole e cozze e inoltre attacca gli altri pesci più piccoli. Si nutre anche di resti vegetali e carcasse di animali. «Le abitudini di questo granchio dobbiamo studiarle bene. Ormai è ovunque, anche nei laghi - osserva Enrico - l'ho scoperto tramite alcuni amici, ci siamo organizzati e poi andarlo a pescare al mare è diventata una passione. E molto gustoso se abbinato ad esempio con delle linguine». Le ripercussioni per il nostro mare sono diverse: il granchio blu oltre a divorare vongole, crostacei, i pesci appena nati e le uova, rovina le reti dei pescatori. Sia sotto il profilo ambientale che economico il danno è ingente e in tutta Italia ammonta a decine e decine di milioni di Euro. Dal mare ai laghi da infaticabile nuotatore il granchio blu è ovunque.
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