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Il caso

Niente ceri per la processione della Madonna della Carità

Muta dopo secoli la tradizionale processione per le strade di Velletri: candele sì, ma spente. Scatta l'ordinanza: multe da 25 a 500 euro per i trasgressori

Niente ceri per la processione della Madonna della Carità

Candele sì, ma spente. La caduta della cera lungo le strade percorse dalla processione rende pericoloso il manto stradale per i pedoni, gli stessi partecipanti e i veicoli che si trovano a transitare, con il rischio di esporre l'Amministrazione Comunale a richieste di risarcimento per i danni cagionati a cose e/o persone.
Si parte da questa considerazione per vietare i ceri, le candele votive, durante la prossima processione in omaggio alla Madonna della Carità.
E' quanto si legge infatti nell'ordinanza firmata dal neo sindaco di velletri Ascanio Cascella e pubblicata sull'albo pretorio del Comune.
L'Amministrazione Comunale, si legge, attenta alla tutela della sicurezza intende adottare misure idonee atte a preservare l'incolumità delle persone e a scongiurare possibili danni ai veicoli. Inoltre si ritiene necessario ed opportuno provvedere, in forza della potestà ordinatoria del Sindaco nella sua veste di Ufficiale di Governo, ad adottare un provvedimento che sia idoneo a prevenire potenziali danni a persone o cose, contemperando tali esigenze di sicurezza con le tradizioni e le esigenze dei fedeli durante le manifestazioni. Qual'è l'appuntamento religioso più vicino? Quello del 2 settembre.
Per questo motivo proprio il 2 settembre, durante la processione, è vietata l'accensione dei ceri, salvo che gli stessi siano elettrici. Chiunque vorrà, potrà portare in processione le candele, ma spente.
Chi non rispetterà questa ordinanza, sarà soggetto ad una sanzione amministrativa che potrà andare da 25 a 500 euro.
Adesso si dovrà capire come la comunità accoglierà questa ordinanza che muta una tradizione che si rinnova da secoli e soprattutto capire se e come sarà fatta rispettare.

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