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Il caso

Il cinema diventa caso politico

Accesso agli atti urbanistici che furono necessari per la costruzione

Il cinema diventa caso politico

Non è passata la bufera sul cinema «Multisala del mare» di Formia anzi è sull'orlo di diventare un caso politico e amministrativo. Il giudizio più severo, dopo l'esposto civico dei residenti, arriva dalla consigliera di opposizione Imma Arnone che sui cambi di destinazione (parziali) arriva a parlare di «prove tecniche di smantellamento della cultura a Formia».
«Ho fatto una richiesta di accesso agli atti al Settore Urbanistica, per capire quali erano stati i requisiti per la costruzione della Multisala del Mare, anche i benefit concessi per sostenere tale progetto. - dice la consigliera Arnone - Da quello che si evince dall'esposto fatto da alcuni cittadini del quartiere, ci sono in atto dei cambiamenti sostanziali nelle sale… dalla chiusura di due ed in modo particolare dall'uso dell'appartamento del custode a struttura ricettiva, senza, a quanto pare, supporti di iter autorizzativo». In realtà é stata la stessa società proprietaria del cinema, in forza dell'acquisto all'asta giudiziaria avvenuto un anno fa, a chiarire che l'appartamento del custode del cinema è stato trasformato in casa vacanze secondo le regole urbanistiche in vigore. La consigliera comunale di opposizione, però, insiste sulla necessità di una verifica. «Mi chiedo - dice - se un privato può operare su un bene, su cui sia il Comune e, attraverso di esso, il Consorzio Industriale , hanno agevolato alcuni percorsi e ceduto pezzi di strada a sostegno di un progetto culturale importante per la città. Il sindaco e la sua maggioranza devono vigilare con attenzione allo smantellamento dei presidi culturali. Ricordo che a pochi metri c'è il Teatro Vittorio Foa che aspetta pochi soldi per essere riconsegnato alla città».

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