Il caso
23.10.2023 - 10:17
Per tutto il mese di ottobre tanti contribuenti di Latina hanno già provato il brivido di verificare quanto dovranno pagare con la quarta rata della Tari verificando la propria posizione con la funzione Spid sul sito del Comune di Latina alla sezione pagamento tributi. La possibilità di pagare la quarta rata è già attiva per molti utenti da inizio ottobre e i rincari evidenti e annunciati dopo l'approvazione del Pef di maggio scorso sono ora una realtà certificata e tangibile.
I cittadini di Latina proprio con la quarta rata percepiranno netta la differenza rispetto allo scorso anno e si troveranno bollette della Tari più salate con una percentuale maggiorata fino al 33% rispetto al 2022. Abbiamo verificato la situazione di due famiglie tipo: una famiglia di tre persone che nel 2022 ha pagato in un appartamento sotto i 100 metri quadri circa 344 euro di Tari, pagherà a fine anno 451 euro con un aumento di 107 euro, una famiglia di quattro persone in un appartamento sopra i 100 metri quadrati che nel 2022 pagava 490 euro si trova a pagarne 635 con un aumento considerevole proprio su questa quarta rata (in scadenza a dicembre) che supera i 200 euro.
Una vera e propria batosta, che arriva dai dieci milioni in più caricati sul Pef approvato dal commissario Carmine Valente con la delibera n° 214/2023 pochi giorni prima delle elezioni per il rinnovo dell'amministrazione. La voce che ha subito un aumento considerevole è stata quella del tributo comunale sui rifiuti e sui servizi che è passata dai 26.047.500 euro del 2022 ai 36.613.152 euro del 2023, ovvero 10 milioni di euro di differenza da spalmare sulle bollette. La previsione del 2024 sale ancor di più a 37.025.681 euro mentre nel 2025 si attesta a 36.888.119 euro. Il modus operandi del commissario è stato più volte criticato dall'attuale opposizione, in particolare da quella parte che ha governato prima della sfiducia, Lbc. Anche nell'ultimo consiglio comunale il consigliere Dario Bellini ha spiegato come il commissario «abbia innalzato all'80% per cento il carico del fondo dei crediti di dubbia esigibilità sul Pef, è questo che ha provocato gli aumenti con questa quarta rata che genererà un carico in più del 30 per cento sui cittadini che pagano la Tari».
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