Il caso
30.10.2023 - 13:00
Nella sempre più diffusa realtà digitale, le truffe online rappresentano una minaccia costante per la sicurezza dei nostri dati personali e finanziari. E anche quando la mail o la comunicazione sembrano di quelle ufficiali, la trappola telematica è sempre dietro l'angolo. E' la storia accaduta alla signora Martina, che si è ritrovata con la postapay clonata e una richiesta da parte dell'operatore davvero particolare. Ed è stata proprio la donna a ricostruire la truffa ai suoi danni, mettendo i propri concittadini in guardia con un lungo post sul gruppo Sei di Cisterna se. Mentre preparava il pranzo, Martina ha ricevuto un messaggio da "PosteInfo" che affermava l'esistenza di un dispositivo non autorizzato nel suo account che stava effettuando transazioni in Montenegro. Credendo che il messaggio provenisse effettivamente dalla Poste Italiane, Martina ha cliccato sul link fornito per verificare la situazione. Una volta entrata nel sito web, le è stato chiesto di inserire i suoi dati personali. Tuttavia, Martina, avendo qualche dubbio sulla richiesta insolita, ha deciso di non fornire immediatamente le informazioni richieste. Poco dopo però, Martina ha ricevuto una chiamata da un individuo che si è presentato come "Carmine", affermando di essere un operatore antitruffa delle poste della sede Milano. E per conquistare la fiducia di Martina, Carmine ha fornito tutti i dati sensibili della donna nonché l'importo esatto presente sulla sua carta. Informazioni che hanno spinto la vittima a credere che quell'uomo fosse davvero chi dichiarava di essere. A quel punto il finto operatore ha insistito affinché Martina andasse immediatamente in un tabacchino, ricaricasse 980€ sulla sua carta e successivamente si presentasse presso la polizia postale di Latina. Tuttavia, il marito della donna che stava ascoltando la telefonata ha intuito che si trattava di una truffa e ha consigliato di riattaccare. Non soddisfatta delle informazioni ricevute, Martina si è recata in ufficio postale per avere maggiori informazioni. È emerso che la sua carta era stata davvero clonata e il portale della Poste Italiane era stato imitato alla perfezione. E non sarebbe stata nemmeno l'unica a Cisterna: un altro cliente infatti ha ricevuto una chiamata simile e gli è stata richiesta una ricarica sulla carta. Del fatto sono stati informati gli agenti della Polizia di Stato del Commissariato di via Croce.
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