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Il Comune di Aprilia evita il dissesto, accordo sull'esproprio del parco

Raggiunta l'intesa con la società Costruzioni Civili Aprilia, l'accordo transattivo permetterà all'Ente di piazza Roma di evitare il crac

Il Comune di Aprilia evita il dissesto, accordo sull'esproprio del parco

Il Comune di Aprilia raggiunge l'accordo sul maxi risarcimento per l'esproprio del parco di via dei Mille, evitando così il dissesto finanziario. Nelle scorse ore il sindaco di Aprilia Lanfranco Principi ha infatti raggiunto un'intesa con la società Costruzioni Civili Aprilia proprietaria dell'area espropriata 40 anni fa, che permetterà all'ente di evitare il crac. I dettagli dell'accordo transattivo saranno illustrati domani in aula consiliare dal primo cittadino ma la soddisfazione dell'amministrazione comunale è enorme per aver scongiurato il dissesto, ipotesi in campo fino a pochi giorni fa in virtù della sentenza di Corte d'Appello (confermata in Cassazione) che riconosceva agli ex proprietari 9 milioni di euro per l'area più 11 milioni di euro di interessi. "Siamo particolarmente soddisfatti del risultato raggiunto, oggi infatti è arrivato il sì della controparte - commenta il sindaco Lanfranco Principi - alla nostra proposta che prevede un pagamento complessivo di metà della somma rispetto alla sentenza".
E soddisfazione per il risultato raggiunto viene espressa anche dalla consigliera comunale Ilaria Cavallin a nome del gruppo Unione Civica. "Aprilia è salva! Il dissesto finanziario è stato scongiurato - commenta la consigliera Cavallin - grazie al gran lavoro svolto in prima persona dal sindaco Princpi, il  quale ha gestito e curato le trattative relative all'annosa vicenda che riguarda l'esproprio di via dei Mille, nel  massimo riserbo. Si tratta della vicenda che vede il Comune di Aprilia soccombente nel processo civile incardinato dalla società proprietaria del terreno medesimo per ottenerne il corrispettivo e il risarcimento del danno. Un processo durato oltre trent'anni e divenuto definitivo a seguito della dichiarazione di inammissibilità del ricorso per Cassazione proposto dall'Ente, pronunciata dalla Suprema Corte, lo scorso mese di novembre. Le somme, lievitate a circa 20 milioni di euro per effetto degli interessi e della rivalutazione monetaria, sono state transattivamente ridotte a 9 milioni. La procedura di dissesto avrebbe determinato a carico della comunità un aggravio di tassazione, il taglio di tutti i servizi non essenziali (tra cui si annovera il trasporto pubblico scolastico). Come commentare siffatta vittoria? Con un grazie immenso al gran lavoro del sindaco Principi e dell'Amministrazione comunale. È solo il primo tassello per dare un impulso agli ampi margini di sviluppo e miglioramento che hanno ispirato il nostro programma elettorale".


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