La novità
07.03.2024 - 10:52
Il coraggio di rendere definitiva l'isola pedonale, ma anche di riaprirne un pezzo, quello di parlare di mobilità moderna e sostenibile, ma di cancellare un tratto di pista ciclabile, di definirsi città europea del terzo millennio ma poi di puntare sul recupero dei parcheggi ad uso delle auto. Una idea di centro sicuramente più chiara, quello che è emerso ieri nella conferenza stampa tenuta dall'amministrazione sulle novità dell'isola pedonale, ma non priva di contraddizioni come in tutte le scelte che devono mediare tra le esigenze di varie parti, tra commercianti e cittadini e tra i partiti di una stessa coalizione. Partiamo dai punti fermi: l'isola pedonale dall'1 aprile diventerà definitiva, niente più sperimentazioni, ma non sarà quella a cui siamo stati abituati in questi tre anni e dopo i sei anni di ztl.
«Dopo quasi dieci dall'inizio della ztl ci prendiamo il coraggio e la responsabilità di fare l'isola pedonale – ha spiegato il sindaco con il sostegno dei capigruppo di maggioranza De Amicis, Bruni, Valletta, Galardo, Iavarone e Coriddi (in sostituzione di Anzalone) – una scelta condivisa da tutte le forze politiche e che ringrazio per il dibattito, acceso e costruttivo. La direzione è l'isola pedonale, è un intervento non più rinviabile quello di darle compiutezza. Come ? Renderemo l'area più fruibile con alberature, panchine, totem-guida, cestini per la raccolta di carte e soluzioni decoro del manto stradale. Introdrremo il wi fi in centro, un sistema di filodiffusione per accompagnare lo shopping e proporremo anche ai commercianti di predisporre un sistema di coperture per facilitare i passanti».
Un punto dibattuto in conferenza, quello della cancellazione di un tratto della pista ciclabile, il pezzo a "U" che va da Corso Matteotti a Piazza del Popolo a Corso della Repubblica (davanti all'Anagrafe), spiegato con ragioni di sicurezza legate alla riapertura di quel tratto, ma che arriva dopo le dichiarazioni polemiche dell'Udc proprio sull'anello ciclabile «da eliminare – aveva detto Alessandro Paletta – in quanto un obbrobbrio urbanistico». Ieri è stato spiegato che proprio alcuni tratti dell'anello ciclabile potrebbero essere trasformati in stalli per la sosta oraria.
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