La storia
31.05.2024 - 11:15
Da Gaeta all’Artico, in un grande viaggio dedicato alla ricerca. Infatti, in occasione della giornata Mondiale degli Oceani 2024, un rappresentante dell’Associazione per lo Sviluppo Sostenibile (Aipu), l’architetto Luigi Valerio, insieme ad Anna Galli, studentessa del Liceo scientifico E. Majorana di Latina, saranno in Artico per il progetto Micromar, dedicato alla ricerca di microfibre e microplastiche in mare, che inoltre permetterà l’acquisizione delle opportune competenze quali futuri ambasciatori dell’Oceano Artico, ospiti dell’Associazione Gate to the Artic. Si tratta di un’iniziativa sostenuta dal Dipartimento di Scienza della Terra, dell’Ambiente e delle Risorse dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, che si occuperà del prelievo delle sabbie costiere, dalla Fondazione Caboto di Gaeta e dalla Lega Navale Italiana Sezione di Sperlonga.
Il percorso in barca a vela attrezzata prevede la partenza da Tromsø, nota come “la porta dell’Artico”, con rotta verso l’Isola degli Orsi (in norvegese Bjørnøya), a metà strada tra Capo Nord e l'isola principale di Spitsbergen, nell’Oceano Artico, oggi disabitata ad eccezione di pochi ricercatori della stazione meteorologica di Herwighamna (nel nord dell’isola). Il viaggio continuerà verso le isole Svalbard, un arcipelago generalmente coperto dai ghiacci.
Lo scopo della spedizione è quello di continuare la ricerca sulla presenza delle microplastiche attraverso prelievi di acqua con successive analisi, oltre a prelievi di campioni di sabbie. La spedizione sarà in contatto con la Fondazione Caboto, che farà da punto di riferimento con l’ufficio stampa, coordinato dal biologo marino professore Adriano Madonna. Nel gennaio 2021 l’Associazione “Gate to the Artic”, insieme con tre marinai e attivisti oceanici fondò un primo progetto di sensibilizzazione ambientale basato sulla ricerca della presenza di plastica in questo delicato ambiente estremo. Il suo obiettivo tutt’oggi è quello di invitare le prossime generazioni a diventare “ambasciatori e narratori dell’Artico”, al fine di creare iniziative che contribuiscano alla sostenibilità globale. Una delle fondatrici, Catharina Frostad, spiega che lo scopo primario è quello di creare consapevolezza e conoscenza, offrendo a questi giovani partecipanti un’esperienza diretta dell’Artico al fianco di scienziati ed esperti del settore, per spiegare l'impatto delle attività umane sugli oceani. A tal fine, nel mese di giugno prossimo Aipu organizzerà prelievi di acqua marina in Artico e prelievi di sabbie che verranno esaminate dal Dipartimento di Geologia e Ambiente dell’Università di Napoli “Federico II”.
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