La storia
15.08.2024 - 11:30
Per gestire l'emergenza bagnini sulle spiagge libere del lungomare di Latina sul tratto B del lido arriverà il soccorso dei gestori dei chioschi. E’ la novità emersa ieri in un colloquio tra Comune e Capitaneria di Porto per ovviare a una criticità importante nello spirito di collaborazione tra di due enti su un lungomare da bandiera Blu ma al quale manca potenzialmente un requisito essenziale per mantenerla, come quello della completa e totale salvaguardia dei suoi bagnanti.
n una riunione di ieri pomeriggio la Capitaneria ha comunicato all’amministrazione che i gestori dei chioschi del tratto B metteranno a disposizione a loro spese del personale in più per garantire la sicurezza sulle spiagge libere. Come è noto il problema si trascina da inizio estate nonostante il Comune di Latina abbia messo in campo diverse azioni tra determine varie, istruttorie e soluzioni alternative per tamponare i problemi emersi con la gara di affidamento e con il gestore che doveva coprire le 21 postazioni sulle spiagge libere da metà luglio a metà settembre. L'attuale affidatario del servizio, la società Terrapontina, non riesce a garantire la copertura delle postazioni arrivando a coprirne 5 o 6 e questa situazione aveva già spinto il Comune a installare su tutte le discese del lido i cartelli che avvertono cittadini e turisti dei pericoli di balneazione.
Per questo motivo i gestori dei chioschi che procedono con il noleggio delle attrezzature balneari metteranno a disposizione dei bagnanti un altro bagnino nelle loro strutture, oltre a quello già previsto, per rafforzare i controlli su circa 4,5 chilometri di costa. E’ una misura per tamponare l'emergenza, come spiega l'assessore alla marina Gianluca Di Cocco, e che si aggiunge al raddoppio delle forze dell'ordine, protezione civile e polizia locale, già prevista per tutta la giornata di Ferragosto e fino al weekend. Resta da capire come evolverà la situazione del servizio di salvamento non portato a termine nella sua totalità dall’attuale affidatario. Il Comune lunedì scorso si era mosso con un nuovo atto di intimazione e diffida e contestazione di inadempimento contrattuale.
’atto era stato notificato dal servizio Patrimonio e Demanio all'indirizzo della società Terrapontina e intimava al legale responsabile di provvedere all'immediata esecuzione del servizio nella sua totalità lasciando capire chiaramente che ogni parziale adempimento, come quello in atto in questo momento con sole 5 o 6 postazioni coperte dai bagnini, sarebbe stato qualificato come grave inadempimento contrattuale, suscettibile, dunque, di richiesta di risarcimento dei danni subiti dall'amministrazione. L’ufficio ha subito fatto presente che adempiere parzialmente non era possibile e che gli atti di gara con il servizio da rendere in tutte le sue caratteristiche erano noti al momento della partecipazione alla procedura e che il mancato possesso di questi requisiti a causa dei tempi intercorsi tra la gara e l’aggiudicazione non poteva essere una scusante. Ora l’ente con la messa in mora ha le carte per contestare i danni ma deve, contestualmente, garantire la sicurezza dei bagnanti, che è l’aspetto più importante e delicato di questa vicenda.
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