Cerca

Il caso

Erosione costiera, il Comune sta perdendo fondi da 5,5 milioni di euro

La Regione Lazio aveva chiesto documenti integrativi, che non sono arrivati. Avviata l'archiviazione, ma il Comune si difende

Erosione costiera, il Comune sta perdendo  fondi da 5,5 milioni di euro

Il progetto del ripascimento del lungomare di Latina rischia di saltare perché la Regione Lazio potrebbe non erogare i 5,5 milioni di euro necessari per l'intervento. Un colpo pesante per l'amministrazione comunale che ufficialmente, attraverso una nota firmata dagli assessori Franco Addonizio e Gianluca Di Cocco sostiene che il finanziamento non è saltato, ma l'impressione è che l'esito sia proprio quello, con tutto quel che questo comporterà per il capoluogo pontino e il suo mare. Ovviamente l'opposizione non lesina critiche e attacca: "Questa sarebbe la tanto decantata filiera di governo del centrodestra?"

Il fatto

La Regione Lazio ha inviato nei giorni scorsi al Comune di Latina la comunicazione dell’archiviazione della procedura relativa al progetto “Opere di difesa del litorale da Foceverde a Capoportiere”. Si tratta di un progetto pari a 5,5 milioni di euro di finanziamento. La Regione chiedeva al Comune di Latina una documentazione integrativa per dare l'ok al proseguimento dell'iter, ossia la Valutazione di impatto ambientale rispetto al progetto da mettere in campo. L'ente assegnava un termine di 30 giorni preavvertendo che “qualora entro il termine stabilito il proponente non depositi la documentazione integrativa, l’istanza si intende ritirata e l’autorità competente procederà all’archiviazione”. E così è stato.

La versione del Comune 

“Il Comune di Latina non ha perso il finanziamento da 5,5 milioni di euro relativo ai lavori di ripascimento della spiaggia contro l’erosione della costa da Capoportiere a Foceverde”. Queste le parole degli assessori all’Ambiente Franco Addonizio e alla Marina Gianluca Di Cocco, che chiariscono qual è l’iter che sta seguendo l’ente di piazza del Popolo in seguito ad alcuni articoli di giornale.

“In merito al progetto riguardante le opere a protezione della costa sul lungomare di Latina, durante la commissione di valutazione di impatto ambientale, la Regione Lazio ha avanzato la richiesta di uno studio sugli effetti che il progetto può avere su un’area vasta nel corso del tempo – chiariscono gli assessori competenti - Il Comune di Latina, nei tempi previsti, ha inviato nota ufficiale specificando che la documentazione richiesta non è di competenza comunale, bensì regionale o provinciale. Si tratta, infatti, di uno studio che esula dalle competenze del Comune perché esamina, ad esempio, gli impatti delle correnti nel tratto compreso da Latina a San Felice Circeo. Ci siamo comunque rivolti informalmente allo studio tecnico che ha redatto il progetto per verificare il costo di uno studio così ampio, che potrebbe arrivare a coprire anche la metà del finanziamento ottenuto. Non appena avremo la risposta ci muoveremo di conseguenza: se il costo non è sostenibile per il Comune di Latina comunicheremo nuovamente alla Regione Lazio di non poter adempiere a questa richiesta, come già specificato già nei tempi previsti. La cosa certa è che l’archiviazione disposta dalla Regione riguarda espressamente la procedura VIA e non attiene al finanziamento concesso. In ogni caso – concludono gli assessori – non è un ritardo del Comune di Latina e siamo certi di aver operato in maniera trasparente, nei tempi previsti e nelle modalità opportune. Siamo in contatto con l’assessore regionale e chiederemo chiarimenti a riguardo, oltre ad una proroga dei termini dal momento che quello che è accaduto non è dipeso dall’operato del Comune”

L'affondo dell'ex sindaco Coletta

“Un altro pasticcio dell’amministrazione sul fronte delle opere contro l’erosione costiera. L’amministrazione si affretta a inviare un comunicato stampa per specificare di non aver perso i 5,5 milioni di euro della Regione, ma la nota testimonia invece,  con tentativo di scarico di responsabilità, l’assoluto fallimento della tanto decantata filiera di governo che doveva portare benefici al territorio”. Così l’ex sindaco Damiano Coletta commenta la determinazione della Regione Lazio, la numero G1691 datata 6 agosto 2024, in cui si stabilisce “di non dare ulteriore corso alla valutazione e di disporre l’archiviazione della procedura relativa al progetto Opere di difesa del litorale da Foce Verde a Capoportiere lotto 1, nel comune di Latina”. Nella stessa determina della direzione Ambiente, la Regione fa riferimento, in premessa, a una nota del 14 giugno scorso in cui si chiedeva al Comune di depositare la documentazione integrativa per completezza documentale, assegnando il termine di 30 giorni, trascorsi i quali l’istanza sarebbe stata ritirata. Il 12 luglio il Comune chiede una proroga di 60 giorni e un incontro tecnico che si è tenuto il 30 luglio. “Durante il tavolo tecnico però – spiega Coletta – sono emerse, secondo quanto si legge sulla determina regionale, ‘molteplici criticità’ e, non essendo state depositate le integrazioni nel termine prescritto, la Regione ha stabilito di archiviare la procedura. E’ risaputo che con la realizzazione di opere a mare di questa portata, in sede di valutazione di impatto ambientale, vengano richiesti studi per capire le conseguenze che opere di questo genere creano sotto flutto. Quanto chiede Regione è dunque assolutamente normale e il Comune doveva lavorare su questo piano in modo preventivo e non arrivare oggi, a ridosso delle scadenze a procedure di questo tipo.

“L’esecutivo, invece di continuare a scappare dai propri obblighi di relazione e rendiconto, farebbe bene a venire in commissione e in Consiglio molto più spesso a discutere i temi e gli approfondimenti puntualmente richiesti dall’opposizione – continua Coletta - Perché l’assoluta approssimazione con cui si gestiscono anche i temi cruciali per il territorio, come appunto l’erosione della costa, ci sta portando alla situazione in cui ci troviamo oggi, a un passo dal definanziamento di 5,5 milioni di euro. Se si dovessero perdere queste risorse, come sembrerebbe evincersi dalla determina della Regione, avremmo l'ennesima prova provata dell'inefficienza di questa amministrazione. Continuiamo ad assistere a una mancanza totale di progettualità e a un pressappochismo preoccupante che si ripercuote sui cittadini, sugli operatori economici e sull’ambiente. Questi fondi, nello specifico, furono recuperati nel 2019 dalla precedente amministrazione da me guidata. Si trattava di risorse del Cipe inutilizzate, preziosissime per elaborare una progettazione in grado di salvare la nostra costa e dare respiro all’economia del litorale. Il risultato è che il territorio che la maggioranza dice di avere tanto a cuore è invece oggetto di inadempienze gravissime e incuria”.

“A questo rischio di perdere gli oltre cinque milioni  – aggiunge Coletta – si aggiunge il caso dei 200mila euro stanziati nel 2022 per il ripascimento morbido in alcuni tratti di litorale pesantemente danneggiati dall’erosione. L’assessore Addonizio aveva garantito che i lavori sarebbero iniziati entro luglio, ma  com’era ovvio, a stagione ormai inoltrata, era impensabile avviare lavori di movimentazione della sabbia. Questi interventi invece, se iniziati a tempo debito (in primavera), avrebbero salvato dalla distruzione due stabilimenti: Nausicaa e Polizia di Stato, oggi purtroppo chiusi. Ci sembra del tutto evidente quindi che ci siano precise responsabilità in capo agli assessori Addonizio e Di Cocco e per questo  chiediamo di chiarire nell’immediato quanto accaduto nella sede del Consiglio comunale, con una convocazione urgente che affronti questo tema”.

Edizione digitale

Sfoglia il giornale

Acquista l'edizione