Il fatto
28.10.2024 - 21:35
Posizione 96 in classifica per Latina bella tradizionale graduatoria di Ecosistema urbano, il dossier curato da Legambiente e Sole 24 Ore. Il capoluogo pontino, però, ha una menzione speciale nel dossier come esempio nel percorso di rigenerazione urbana per il progetto Le Vele curato da Ater e Comune. Secondo Legambiente, tra il 2017 e il 2022 Latina ha registrato il trend migliore d’Italia per consumo di suolo: -0,97%.
Restano però generalmente negativi gli indicatori più importanti legati alla qualità dell’aria, alla dispersione idrica, alla mobilità. Latina sale qualche posizione nella classifica della gestione dei rifiuti, grazie all’incremento della percentuale di raccolta differenziata, tra il 52,5%. Nella produzione complessiva 481 chili per abitante. Nel trasporto pubblico c’è molto, quasi tutto da migliorare. Il Numero viaggi/abitante è pari a 14 all’anno. Un dato che si rispecchia nell’offerta del trasporto pubblico locale, dove il dato vetture-km/abitante è pari a 16.
L’Estensione superficie stradale pedonalizzata, per 100 abitanti, è pari a 11,8 mq. Alto anche il numero di auto per 100 abitanti: sono 71.
L'apprezzamento per il progetto "A gonfie vele"
Come detto il capoluogo però può sorridere grazie all’ottimo progetto di rigenerazione urbana Le Vele, che conquista un capitolo specifico del rapporto di Legambiente. “A gonfie vele, in direzione ostinata e contraria”: è questo il titolo di un intervento di rigenerazione urbana in programma nella città di Latina, il cui cantiere è appena iniziato, nel quadro del Programma Innovativo Nazionale per la Qualità dell’Abitare (PINQuA). «A Latina è stato fatto lo sforzo di lavorare contro corrente per mantenere l’intervento saldamente in mano pubblica e per generare non solo un flusso di connessione dall’area delle Vele verso la città, ma anche all’inverso, dalla città verso le Vele, insediando servizi utili a tutta la città proprio in questo pezzo di territorio che ha vissuto sempre di vita propria. Oltre la demolizione dell’eco-mostro, che sarà completa per Natale 2024, sul piano delle funzioni insediate, il progetto prevede un incremento delle aree verdi, la realizzazione di una cavea per eventi di intrattenimento all’aperto, di orti urbani, di un centro ricreativo per giovani e anziani, di un presidio territoriale della ASL, oltre che dell’ufficio passaporti del commissariato di pubblica sicurezza della Questura, che sarà l’unico di tutta la città. Non solo. Nel mezzo dell’insediamento e al posto dell’ecomostro, ma su una superficie di suolo molto inferiore, il nuovo edificio in legno, alto 12 piani, ospiterà 35 nuovi alloggi di housing sociale (ERS), 12 unità abitative in co-housing e – alla stessa quota di sbarco del ponte ciclopedonale – un giardino pensile su cui si affaccia un biblio-bar». Un timido ma importante segnale positivo che dimostra come, se si vuole, si può cambiare e migliorare.
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