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Colosseo, la bonifica entra nel vivo

Ieri al via le operazioni di sanificazione degli uffici occupati e interdizione degli accessi con le grate

Colosseo, la bonifica entra nel vivo

Nella giornata di ieri sono entrati nel vivo i lavori di interdizione degli uffici al primo piano del condominio Colosseo Ovest, occupati dall’inizio dell’anno da una comunità di nordafricani, tutti dediti principalmente ad attività illecite come lo spaccio di stupefacenti. Gli operai della società che gestisce una parte del patrimonio immobiliare dell’Inps, ieri hanno iniziato l’opera di bonifica dei locali e contestuale chiusura degli accessi con grate metalliche: per l’occasione erano supportati da personale di Polizia e Polizia Locale, intervenuti per assicurare l’ordine pubblico, ovvero procedere all’allontanamento degli stranieri abusivi se ce ne fosse stato bisogno, quindi sgomberare i locali sequestrati nel 2018 in seguito al precedente blitz interforze.

Nella serata di ieri la Prefettura ha fatto sapere che le operazioni, concordate in sede di comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, termineranno il 13 novembre e hanno previsto anche mirate attività di vigilanza e controllo per affrontare il contesto di illegalità consolidato nel tempo che mette a rischio l’incolumità dei cittadini. La strategia studiata prevede il ripristino della legalità e la prevenzione di nuove occupazioni.

In realtà ieri l’intervento della forza pubblica non è servito perché gli immigrati che occupavano gli uffici inutilizzati del versante ovest del Colosseo, buona parte di loro clandestini, si sono allontanati tutti prima dell’arrivo degli agenti. In ogni caso sono stati identificati quasi tutti, in occasione di precedenti interventi, e denunciati per l’occupazione abusiva degli immobili pubblici. L’ispezione dei poliziotti negli ambienti trasformati in alloggi di fortuna ha permesso anche di documentare l’attività illecita degli stranieri, recuperato una piccola dose di hascisc, sedici grammi di mannite comunemente utilizzata per il taglio della cocaina, e tutto il materiale necessario al confezionamento delle dosi per lo spaccio. Del resto quasi tutti gli occupanti sono algerini e utilizzavano gli uffici di viale Bruxelles solo come dimora e base operativa, perché frequentano principalmente il quartiere popolare Nicolosi.

In realtà l’opera di interdizione degli uffici occupati era iniziata alla fine di settembre, ma l’intervento iniziale aveva riguardato solo il primo immobile occupato, tant’è vero che poi gli abusivi si erano spostati, occupando altri uffici. Ieri quindi l’impresa incaricata dall’Inps ha iniziato l’attività vera e propria di bonifica che proseguirà nei prossimi giorni, iniziando anche i lavori di installazione delle grate alle finestre, oltre alla saldatura delle porte d’accesso dei singoli locali. Due gli uffici sottoposti a lavori nelle scale “G” e “H”.

Dal canto loro gli inquilini regolari, che da tempo si sono mobilitati per chiedere lo sgombero degli abusivi, auspicano che il recupero degli immobili inutilizzati di proprietà dell’Inps sia pianificato prima che gli uffici possano essere occupati nuovamente, in maniera da contrastare efficacemente le forme di degrado che si sono create negli ultimi mesi. Una valorizzazione dei beni che rientrano nel patrimonio dell’ente della previdenza sociale, necessaria anche e soprattutto per porre fine allo spreco di risorse che oggi si consuma col mancato utilizzo, ovvero lo stato di abbandono di oltre la metà degli immobili di proprietà dell’Inps.

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