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Il fatto

Ricorsi respinti, restano le interdittive

I due provvedimenti antimafia emessi dal Prefetto restano attivi, in attesa della discussione di merito

Ricorsi respinti, restano le interdittive

Il Tar di Latina respinge i ricorsi delle società Nuova Tesei Bus e Laziali Scavi che chiedevano la sospensiva delle interdittive antimafia emesse dal Prefetto di Latina.

I giudici della prima sezione del Tribunale amministrativo del Lazio con due distinte ordinanze cautelari non hanno accolto le richieste delle aziende, che hanno impugnato i provvedimenti chiedendone l’annullamento e il congelamento degli effetti in attesa della discussione nel merito. In aggiunta a ciò la Nuova Tesei Bus aveva presentato ricorso anche contro il decreto del 10 ottobre che ha sottoposto la società alla misura della straordinaria e temporanea gestione. Tuttavia il collegio del Tar di Latina (relatore Torano) ha respinto le istanze depositate nei giorni scorsi, di fatto confermando l’ordinanza del gip che ha portato all’emissione dei provvedimenti.

Restano dunque attive le interdittive antimafia nei confronti delle due società emesse dalla Prefettura di Latina il 19 settembre e il 2 ottobre 2024 come conseguenza dell’inchiesta Assedio, visto che sia Fabrizio Antolini della Laziale Scavi che Urbano Tesei (riconducibile alla Nuova Tesei Bus) sono indagati e su quest’ultimo inoltre pende anche un provvedimento di divieto temporaneo a contrattare con la pubblica amministrazione.

L’atto della Prefettura impedisce di partecipare a gare d’appalto pubbliche e dunque può rappresentare un grave danno economico, infatti la società di trasporto e noleggio di pullman ha già visto interrompersi il rapporto con il Comune di Aprilia per l’affidamento del trasporto scolastico e rischia di perdere anche quello per il trasporto pubblico locale, visto che entro dicembre 2024 l’Astral predisporrà il nuovo bando per l’assegnazione del servizio Tpl nell’area di bacino (che comprende vari Comuni tra i quali Aprilia). E se l’interdittiva sarà ancora in vigore all’azienda verrà preclusa la partecipazione alla gara.

In attesa della discussione nel merito al Tar le società si stanno però muovendo anche in altre direzioni, lunedì 11 novembre davanti al giudice del Tribunale di Roma per le misure di prevenzione verrà infatti discussa la richiesta della Laziale Scavi per l’ammissione al controllo giudiziario volontario previsto dall’articolo 34-bis, comma 6.

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