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L'iniziativa

Con i cani in corsia tra doni e carezze nella pediatria del Goretti

Pet Therapy tra i piccoli ricoverati nell'ospedale del capoluogo

Con i cani in corsia tra doni e carezze nella pediatria del Goretti

Woody, Otto e Ombra entrano in ospedale con una pettorina dove c’è scritto “accarezzami per favore”. Con loro ci sono anche Nicoletta Teso, psicologa evolutiva e clinica, esperta in IAA (interventi assistiti con animali) e presidente di Doctor Dog Pet Therapy, da Como, Daniele Mercuri che da settembre è l’unico referente della Doctor Dog nel Lazio, presidente della ASD Qua la zampa che dal 2010 opera a Latina. Non solo i cani addestrati e alcuni collaboratori di Mercuri, questo è un pomeriggio pensato per rallegrare i piccoli pazienti, consegnando loro dei regali da parte dell’Ente di Promozione Sportiva Libertas di Latina e del presidente Michele Cioffi.
Studi scientifici hanno assodato che l’attività con gli animali regala ai bambini e alle bambine un senso di protezione in una fase dominata dall’incertezza, distoglie l’attenzione dall’ambiente ospedaliero, rafforza la complicità verso l’ospedalizzazione, aumenta la fiducia verso gli operatori sanitari, aiuta ad elaborare un linguaggio verbale e non verbale nella comunicazione e costituisce un’indiscutibile valvola di sfogo. Aprire l’ospedale al mondo esterno permette al bambino e anche alla sua famiglia di mantenere un collegamento con il suo mondo abituale; se ha un cane o un altro animale a casa sua o di un parente o vicino, l’animale diventa un ponte con la normalità, anche in contesti di criticità come il ricovero ospedaliero, un collegamento con una narrazione quotidiana, tra il bambino, il sistema famiglia e gli operatori sanitari e della cura. Daniele Mercuri, che da molto tempo voleva portare la Pet Therapy in ospedale è emozionato, negli occhi la gioia di sapere di stare facendo del bene. Ai piccoli pazienti, ma anche a tutte le persone che passano e danno una carezza ad Ombra e Otto, che si lasciano accarezzare mentre Woody gioca con un piccolo paziente. Un po’ di gioia per chi è costretto a passare Natale in ospedale.

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