Cerca

Piscina comunale, associazioni pronte alla battaglia legale

Gli operatori contestano gli atti del Comune e minacciano l’impugnazione «se non ci saranno cambi»

Piscina comunale, associazioni pronte alla battaglia legale

Il Consiglio comunale deve approvare il nuovo Pef e l’addendum per la piscina. Ma senza modifiche, le associazioni minacciano di impugnare l’atto. non solo, insomma, la contrarietà della minoranza, ma anche chi pratica sport crede che senza cambiamenti ci sarà una sproporzione tra il gestore e gli altri.

Le Asd, Antares Pallanuoto, Hyperion LT, Latina Nuoto e Latina Aquatem premettono che hanno a cuore la riapertura della piscina ex Open di Latina; vi è però da parte loro la volontà di chiedere una riapertura normata da regole certe di assegnazione di spazi acqua e tariffe calmierate e di una tutela garantita a favore dei cittadini, dei consumatori e di tutti i propri tesserati. «Non accettiamo, affermano congiuntamente le ASD in questione, una riapertura e regolamentazione sbilanciata con tutta una serie di benefit e privilegi a favore del Concessionario e a discapito delle altre ASD e dello stesso Comune. Si vuole tornare finalmente a regime in piscina comunale con le giuste regole, afferma il Presidente dell’Antares Nuoto e Pallanuoto Bruno Davoli, dato che da ben 5 anni aspettiamo e chiediamo di tornare ad allenarci a pieno regime e con dignità negli impianti Comunali. Regole certe per tutti, gestore compreso e non escluso dalle regolamentazioni, prosegue il Presidente della Latina Aquateam Giorgio De Angelis, ma questo non è stato fatto. Negli anni abbiamo chiesto sempre spazi al concessionario della piscina ma ci venivano concessi orari impossibili per esempio alle 22 di notte a costi alti. Se passa questa delibera saremo messi ancora peggio, continua De Angelis, con atleti di interesse Nazionale privati di un bene pubblico, con costi insostenibili».

Le Associazioni sportive chiedono un miglioramento dei criteri meritocratici previsti nel nuovo regolamento, che, come fatto dall'Amministrazione per l'assegnazione delle palestre scolastiche, tengano conto anche dell’anzianità federale, della pluriennale militanza ed impegno nel civico e nel sociale e quindi di riconoscere quanto lavoro e dedizione ogni società abbia profuso negli anni per i giovani della città. «Chiediamo tariffe che non siano fuori mercato per allenamenti e competizioni/manifestazioni. Ci sono impianti, Comunali, Federali ma anche privati in Italia che fanno pagare fino anche alla metà di ciò che viene proposto nel PEF e nel regolamento dal gestore. Come associazioni sportive abbiamo l'appoggio del Codacons a tutela dei consumatori, ed abbiamo fatto redarre una perizia da uno studio commercialista che evidenzia come siano inseriti nel nuovo PEF più di 200.000 euro annuali ingiustificati tra costi e ricavi che possono, anzi devono, essere utilizzati per ridurre di almeno il 50% / 60% le tariffe».

Edizione digitale

Sfoglia il giornale

Acquista l'edizione