Il caso
07.09.2025 - 14:00
Il ritardo nella redazione del bando e nell’avvio della gara pubblica per l’affidamento delle strutture sportive e la persistente chiusura delle palestre di proprietà comunale sta creando non solo disagi, ma alimenta preoccupazione e mette a rischio la continuità sportiva ed occupazionale che le tante associazioni sportive di Aprilia da anni cercano di portare avanti tra mille difficoltà.
Chiedevano, nelle more della redazione di quel bando tanto atteso in città, una proroga quanto meno per permettere, adesso alla ripresa delle attività e dei campionati, ai tanti atleti di potersi allenare. Non basta infatti l’apertura da parte della Commissione straordinaria che guida il Comune di Aprilia dopo lo scioglimento per infiltrazioni criminali.
Al fine di garantire la continuità delle discipline sportive e la realizzazione delle attività agonistiche infatti, il Comune aveva concesso la possibilità alle ASD di presentare una istanza di autorizzazione per l’utilizzo delle palestre scolastiche, ma solo «limitatamente per i giorni e per gli orari di svolgimento di tornei e campionati».
Questa soluzione per il neonato comitato delle Asd apriliane, «non tiene assolutamente conto che, per la partecipazione ai tornei, gli atleti hanno necessità di una adeguata preparazione atletica (la cui mancanza è spesso causa di infortuni) e che l’utilizzo della palestra ‘limitatamente per i giorni e per gli orari di svolgimento di tornei e campionati’ ne consente l’utilizzo solo se si svolgono tornei e campionati nella palestra stessa e di conseguenza gli atleti apriliani saranno gli unici senza preparazione e senza un luogo di allenamento. La salute e l’integrità fisica degli atleti per noi è preminente rispetto a qualsiasi risultato sportivo. In queste condizioni - conclude il comitato - non sarà possibile partecipare a tornei e campionati». Da qui una nuova lettera questa volta inviata anche alla Prefettura di Latina.
«Siamo tutti concordi nel fare il bando, ma fino a quando non finiranno le lunghe procedure concorsuali - l’ipotesi più ottimistica è ottobre -, abbiamo chiesto al Comune di Aprilia, già dal 5 agosto, solo di prorogare le precedenti concessioni. A settembre le famiglie portano i propri figli a fare le prove nelle palestre, è il mese della cosiddetta leva sportiva, ma se trovano chiuse le palestre comunali, sono costrette a portare i bambini in quelle private, oppure, visti i costi, lasceranno i bambini senza sport».
Ritenendo che ci si trovi di fronte alla non applicazione di una legge, e di fronte alla messa a rischio di almeno 50 posti di lavoro per impossibilità di rinnovare i contratti «abbiamo scritto anche al Prefetto proclamando lo stato di agitazione. Ssiamo pronti ad una giornata di Sciopero dello Sport, dove atleti di ogni età (bambini ed adulti), le famiglie, lavoratori sportivi e la dirigenza delle Asd, si ritroveranno a manifestare in piazza Roma ad Aprilia per contestare la decisione del Commissariamento della Città di tenere chiuse le palestre comunali, nonostante la legge prevede debbano restare aperte sino alla conclusione delle procedure concorsuali. A noi non piace doverlo fare, ma questa gestione sta costringendo le associazioni sportive, che rappresentano la parte sana della società civile e, in una città come Aprilia, dove quasi giornalmente si legge di spari, bombe carta, spaccio, rapine, svolgono un ruolo fondamentale per tenere i giovani lontani dalle strade, trasmettendo loro i sani principi dello sport, a doversi battere contro chi sarebbe stato inviato dallo Stato per ripristinare la legalità».
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