25.09.2025 - 10:30
Il mercato illegale, che ogni anno conta circa 20 miliardi di euro, continua ad aggredire il settore del gioco in tutta Italia, compresa la provincia di Latina. Neanche il comparto online scappa da queste dinamiche, tanto che anche recentemente la Direzione Distrettuale di Napoli ha condotto un'operazione nei confronti del clan dei casalesi, terminata con nove arresti e dalla quale sono emersi dei nuovi metodi di gestione delle scommesse online illegali sempre più sofisticati e sempre più all'avanguardia. Uno dei modi in cui i siti illegali tentano di catturare l'attenzione degli utenti è attraverso la promozione di offerte esageratamente vantaggiose. Per questa ragione è fondamentale valutare con cautela sia la natura della promozione sia l’affidabilità della piattaforma che la propone. Per avere la certezza che i bonus siano reali e non celino rischi, è utile rivolgersi a portali specializzati che analizzano il mercato e offrono guide e recensioni, come fatto con i codici bonus di Admiralbet alla pagina qui linkata. Il mercato nero, più comunemente noto come "black market", sa infatti muoversi lontano dai riflettori.
Il gioco illegale online
Su molti siti di casinò online illegali neanche la registrazione viene fatta online bensì direttamente dal vivo, senza lasciare alcuna traccia delle somme di denaro e dell'identità del giocatore. Nella nota inchiesta portata avanti recentemente dalla Guardia di Finanza che riguarda partite di Poker giocate su piattaforme digitali illegali nella rete tirata su da Patrick Frizzera e Tommaso Di Giacomo, sono usciti nomi rilevanti come quello di Stefano Caianello, consigliere comunale di maggioranza della lista "Sempre Cisterna", e dei due calciatori Niccolò Fagioli e Sandro Tonali, che, rispettivamente alla Fiorentina e al Newcastle, già hanno scontato le loro squalifiche decise dalla giustizia sportiva. Secondo la Guardia di Finanza, per l'appunto, si trattava di un giro da un milione e mezzo di euro.
Come si muovono le organizzazioni criminali nel settore del gioco illegale
Tornando all'operazione portata avanti dalla Direzione Distrettuale di Napoli, analizzando i siti di casinò online illegali è emerso che nella home page dei portali non figurava il logo dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, bensì un brand molto simile per trarre in inganno i clienti. In più inizialmente le piattaforme erano proposte gratuitamente ai titolari degli esercizi, solo successivamente doveva essere corrisposta una percentuale pari al 2% sulle giocate all'organizzazione criminale. Un business avanzatissimo in tutta Italia, che secondo una ricerca condotta da Agipronews ha portato al sequestro di 230 slot machines non a norma solamente nel primo semestre del 2025. Da gennaio a giugno dello stesso anno sono stati sequestrati addirittura più di 10 milioni di euro in beni immobili e denaro e sono state chiuse ben più di 130 sale abusive. La guerra al gioco non autorizzato, ovviamente, è piuttosto avanzata anche nel mondo online. In questo comparto nello stesso lasso di tempo c'è già stato l'oscuramento di 772 domini. Solamente nei primi tre mesi dell'anno le sanzioni amministrative hanno oltrepassato i 19 milioni di euro.
Il gioco illegale nella zona di Latina
Recentemente anche nella zona di Latina sono arrivati i controlli della Guardia di Finanza e dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Tra Aprilia, già monitorata a più riprese, e Formia sono stati verificati dodici esercizi commerciali che hanno apparecchiature per il gioco e sono state segnalate ben sette contravvenzioni. In quattro di questi esercizi i minorenni avevano accesso alle apparecchiature, mentre altre multe si riferiscono all'inosservanza degli orari di esercizio e alla presenza di più apparecchiature non poste a debita distanza tra loro come stabilito da quella che è la legge regionale vigente.
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