Sindacale
27.09.2025 - 19:30
I dipendenti comunali di Latina sono scesi nuovamente in campo per difendere la propria dignità professionale e rivendicare diritti contrattuali che, a loro dire, non vengono rispettati dall’Amministrazione comunale. In un'Assemblea generale che ha visto la partecipazione di oltre 150 lavoratori, le sigle sindacali FP CGIL, UIL FPL e CSA RAL hanno annunciato lo stato di agitazione e la richiesta formale di intervento del Prefetto di Latina per tentare una conciliazione della vertenza in corso.
L’obiettivo dell’Assemblea è chiaro: denunciare la grave situazione in cui si trovano i servizi comunali, flagellati da una cronica carenza di organico e da un carico di lavoro che diventa sempre più insostenibile. La Polizia Locale, in particolare, rappresenta il caso emblematico, ma anche gli altri settori, dai servizi sociali alla pubblica istruzione, dai lavori pubblici all’ambiente, sono sotto pressione. Questo malessere viene aggravato da stipendi medi che non superano i 1.400-1.500 euro e da promesse mai mantenute.
Il sindacato denuncia il disinteresse dell’Amministrazione, in particolare dell’Assessore Andrea Chiarato, per le reali difficoltà dei dipendenti. Nonostante le promesse di “voltare pagina” e superare l’idea che il dipendente comunale sia sottopagato e poco produttivo, la realtà è ben diversa. Ogni dipartimento sta facendo i conti con nuove normative, gare, appalti, piattaforme digitali e progetti PNRR, il tutto con personale ridotto all'osso e mezzi insufficienti.
“La politica non ha mai rispettato le promesse fatte ai lavoratori,” afferma il sindacato. Il mancato adeguamento del salario accessorio e la mancanza di risposte concrete alle reali necessità dei dipendenti sono solo alcune delle problematiche sollevate. “Se non è bastata la mobilitazione dei 150 dipendenti riuniti in Assemblea, siamo pronti a organizzare una grande Assemblea pubblica per sensibilizzare la cittadinanza sulla situazione in cui versano i servizi pubblici essenziali.”
Il sindacato ribadisce che il salario, le qualificazioni elevate, le indennità di turno e di sportello non sono favori concessi dalla politica, ma diritti contrattuali che l’Amministrazione ha il dovere di rispettare e onorare.
In un contesto così delicato, i dipendenti comunali chiedono al Sindaco di Latina, che più volte ha dichiarato di essere vicino alle loro ragioni, di intervenire in prima persona per garantire il buon andamento della macchina amministrativa e risolvere le difficoltà quotidiane dei lavoratori, che sono il cuore pulsante del servizio pubblico.
Le prossime settimane potrebbero essere decisive per la continuità dei servizi comunali: i lavoratori sono determinati a lottare per migliorare le proprie condizioni, ma anche per garantire alla città di Latina servizi pubblici di qualità e a misura di cittadino.
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